Il presidente federale tedesco, Frank-Walter Steinmeier, ha annunciato lo scioglimento del Bundestag e la convocazione di elezioni anticipate per il 23 febbraio, ritenendo che il Paese abbia bisogno di maggioranze stabili e di un governo capace di agire. Questo seguito alla richiesta formale del cancelliere Olaf Scholz, che, dopo aver perso il voto di fiducia al Bundestag, si era recato dal presidente il 16 dicembre. Scholz aveva chiesto una sfiducia per avviare nuove elezioni, una decisione che aveva preso dopo la rottura della coalizione di governo formata da SPD, Verdi e FDP, ossia il Partito Liberale Democratico. Il cancelliere aveva spiegato che non poteva più sostenere un governo disunito e che la sua decisione, seppur difficile, era necessaria. La Germania si prepara a una campagna elettorale difficile, con la crisi economica e la sicurezza interna come temi principali. Il dibattito sulla sicurezza si è intensificato a seguito dell'attentato di Magdeburgo del 20 dicembre. Un altro punto cruciale sarà il sostegno continuativo della Germania all'Ucraina. Secondo l'ultimo sondaggio dell'istituto Forsa, la coalizione CDU-CSU è in testa con il 31% dei consensi, seguita da AfD con il 19%, SPD con il 16% e i Verdi con il 13%. Le prospettive per una nuova coalizione sono complesse. Se i sondaggi si confermassero, la CDU-CSU non avrebbe una maggioranza solida al Bundestag. Friedrich Merz, leader della CDU, ha escluso alleanze con l'SPD fintanto che Scholz rimarrà al vertice, ma ha aperto alla possibilità di una coalizione con i Verdi, seppur Markus Söder, leader della CSU, abbia categoricamente escluso tale opzione. Inoltre, l'estrema destra AfD, pur ostracizzata, potrebbe detenere una minoranza di blocco, complicando l'approvazione di molte leggi.
Corrado Cimador