Bruxelles intende firmare contratti nell'anno in corso per un massimo di 12 aerei antincendio, i primi di totale proprietà europea, per migliorare la capacità di combattere gli incendi alimentati dai cambiamenti climatici. Lo ha dichiarato il Commissario europeo per la Gestione delle Crisi Janez Lenarčič, precisando che finora l'Europa ha raddoppiato la flotta di aerei antincendio nel 2022 dopo che i devastanti incendi hanno messo sotto pressione la precedente capacità di 13 velivoli. La flotta comprende attualmente 28 aerei che Bruxelles noleggia dalle flotte dei Paesi europei o da aziende private per avere una capacità aggiuntiva da impiegare durante la stagione degli incendi. Il raddoppio dei numeri dovrebbe avere un costo di 23 miliardi di euro, secondo quanto riferito dalla Commissione Europea. Lenarčič ha precisato che si mira a firmare contratti per l'acquisto di 12 aerei antincendio di proprietà europea più altri 12 per rafforzare le flotte nazionali, che è previsto che i primi aerei vengano consegnati entro due anni e che l'intera flotta sarà pronta entro la fine del decennio. Lenarčič ha indicato che il produttore canadese De Havilland ha già accettato di rilanciare la produzione del Canadair se gli ordini saranno effettuati e che saranno sei gli Stati membri che firmeranno i contratti, vale a dire Croazia, Italia, Francia, Grecia, Portogallo e Spagna che finanzieranno l'acquisto mentre Bruxelles finanzierà quello per gli altri 12. Lenarčič ha evidenziato che l'Unione Europea ha ricevuto undici richieste di attivazione del meccanismo di protezione civile nel 2023, mentre nel corso del 2024 sono già quattro le richieste, tra cui quelle di Grecia e Tunisia, e che i camiamenti climatici stanno costando all'Europa decine di miliardi di euro l'anno. L'Unione Europea ha rafforzato il suo centro di coordinamento della risposta alle emergenze con un gruppo di supporto dedicato agli incendi boschivi per monitorare, anticipare e agire tempestivamente.
Franco de Stefani