Nonostante la difficile situazione a Mariupol, fonti europee rivelano che una proposta formale su un sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia potrebbe slittare alla settimana prossima. Una riunione degli ambasciatori dei 27 Paesi Ue è stata convocata per mercoledì, al momento sembrerebbe però che il testo delle nuove misure, incluse quelle sulle importazioni di petrolio, molto probabilmente non sarà sul tavolo. Non si esclude però un'accelerazione all'ultimo minuto. Il presidente russo Vladimir Putin è intanto intervenuto al consiglio di amministrazione della Procura Generale, sostenendo che gli Stati Uniti e l'Unione europea stiano utilizzando i loro satelliti in Ucraina per cercare di distruggere la Russia dall'interno, un piano che, stando al leader del Cremlino, starebbe fallendo. Al contempo ha accusato le autorità di Kiev di aver compiuto gravi violazioni del diritto internazionale e ricordato che la Russia sta ospitando un milione di persone in fuga dalle ostilità. Il numero dei rifugiati fuggiti dal Paese assediato dalle truppe russe ha superato intanto i 5,2 milioni. Lo attestano i dati forniti dall'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Donne e bambini rappresentano il 90% dei profughi, la maggior parte di cui si è stabilita in Polonia, anche se alcuni si sono poi diretti verso altri paesi europei.
Maja Novak