La Catalogna va al voto in quelle che saranno elezioni cruciali per il Governo Sanchez. Sono oltre 5,7 milioni le persone chiamate alle urne per il Parlamento regionale. I catalani dovranno eleggere i 135 deputati della Camera regionale in quattro circoscrizioni, Barcellona, Tarragona, Gerona e Lleida. Le elezioni anticipate avranno con ogni probabilità importanti riflessi sulla stabilità del governo di Madrid a causa della dipendenza dai partiti della Catalogna per la maggioranza parlamentare. Gli exit poll sono attesi in serata. Secondo i dati delle Poste iberiche hanno votato per posta circa cento mila persone, il 64 per cento in meno di quanti lo fecero alle precedenti elezioni, nel febbraio 2021. Secondo gli ultimi sondaggi, diffusi da una fonte di stampa australiana a causa del divieto di pubblicazione in Spagna a meno di sette giorni dalle elezioni, il PSC, il ramo catalano dei socialisti, con il candidato a governatore Illa è il favorito con il 26,8 per cento e 37-40 seggi rispetto ai 33 ottenuti nel 2021. Il partito con l'ex Presidente Puigdemont si attesterebbe al 21,5 e 32-35 deputati, stabile, mentre il partito del Governatore uscente Aragones raggiungerebbe il 21,8 per cento, in calo. Sia Illa che Puigdemont avrebbero necessità di negoziare con più di un alleato per raggiungere la maggioranza, che nel Parlamento catalano assomma a 68 seggi. In percentuale di voti, i partiti favorevoli all'indipendenza, che hanno registrato la maggioranza dei seggi nelle precedenti elezioni, si fermerebbero al 46,7 per cento dei suffragi e con un numero di seggi inferiore a 68, per cui potrebbero perdere la possibilità di ripetere un esecutivo a guida indipendentista.
Franco de Stefani