Sul tavolo dei ministri Ue la situazione in Ucraina e in particolare i dettagli del piano di ripresa post conflitto, approvato a inizio febbraio dal vertice dei leader europei. Il cosiddetto Strumento sull’Ucraina è basato su tre pilastri per fornire a Kiev un sostegno continuo per i prossimi quattro anni. Una prima tranche da 4,5 miliardi è stata pagata a marzo, dopo che Kiev aveva presentato un piano di riforme e investimenti per la ripresa del Paese. La Commissione Ue ha versato al Paese una seconda rata di finanziamento ponte per 1,5 miliardi di euro ad aprile. Così come quelle precedenti, anche le successive erogazioni saranno subordinate ai progressi compiuti relativamente al programma di riforme e investimenti. La Commissione europea ha già trasmesso la sua valutazione positiva da cui si evince che, per il momento, il piano soddisfa i criteri necessari e rappresenta una risposta mirata agli obiettivi dello Strumento per l’Ucraina e alle sfide connesse al percorso di adesione del Paese all’Unione europea. Durante la riunione sono state inoltre discusse le modalità con cui garantire un sostegno efficace e coordinato a Kiev, con l’obiettivo di approvare la valutazione della Commissione, e il conseguente stanziamento di una nuova tranche, verso la metà di maggio. Al centro del dibattito anche la situazione in Medio Oriente, soprattutto l’aspetto umanitario, alla luce degli ultimi, drammatici sviluppi, così come anche il sostegno al programma di riforme dell’Autorità nazionale palestinese, dopo la formazione del nuovo governo palestinese.
M.N.