Scuole chiuse da oggi all’8 marzo, cinema, palestre e musei aperti, e massima attenzione all’evoluzione dei contagi. Sono le misure messe in campo dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia che ieri sera, a 24 ore dall’annuncio della riduzione delle misure preventive contro il contagio da Coronavirus, ha chiesto e ottenuto dal Governo di prorogare la chiusura di scuole e università del Friuli Venezia Giulia per un'altra settimana.
La conferma è arrivata ieri sera, a poche ore dal programmato ritorno a scuola degli studenti. Alla base della decisione soprattutto i primi casi di contagio accertati sul territorio regionale.
Finora sono stati confermati undici casi, due a Gorizia, tre a Trieste e sette a Udine: una situazione che ha spinto la Giunta a chiedere “la sospensione del servizio nelle università e negli istituti scolastici”. Scuole e università sono luoghi, hanno fatto sapere dalla giunta regionale, “nei quali il virus si potrebbe diffondere con maggiore rapidità e vanificare l'azione di salvaguardia sin qui intrapresa”.
La Regione ottenuto le stesse misure per scuole e università in vigore in Veneto e Lombardia; revocate invece quelle su musei, luoghi di ritrovo e cinema, che verranno regolarmente riaperti. Restano attive anche “tutte le misure adottate dal Sistema sanitario regionale e dalla Protezione civile”.
Il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi ha anche confermato che “Nessuno dei casi risultati positivi ai tamponi, presenta sintomi tali da rendere necessario il ricovero ospedaliero, ma tutti sono tenuti sotto stretta osservazione presso i rispettivi domicili”.
In generale in Friuli Venezia giulia sono stati finora effettuati sul territorio 269 tamponi, di questi 12 sono risultati positivi e una ventina sono ancora in attesa di esito. 149 persone sono state poste in quarantena domiciliare, ma oggi sono uscite dalla misura restrittiva quattro persone, avendo superato il termine preventivo dei 14 giorni.
Alessandro Martegani