A Gorizia le tradizionali celebrazioni del mese di maggio che si tengono nelle località slovene della zona sono state funestate da un tragico incidente avvenuto questo fine settimana a Piedimonte. Nella frazione di Gorizia, questo sabato si sono tenute le celebrazioni dell'antico rito pagano che vede il suo apice nella posa dell'albero del Maj, che come sempre è stato issato dai giovani della comunità che hanno perso, però, il controllo del fusto, lungo circa 22 metri, che nella caduta ha centrato in pieno una 30enne di Cormons che assisteva alla manifestazione ferendola gravemente.
Per questo l'ufficio tecnico del comune di Gorizia ha ordinato oggi la demolizione di tutti gli alberi di Maj presenti sul suo territorio, che risultano collocati su terreno pubblico senza aver ottenuto i necessari permessi. Restano, quindi, orfane del loro albero del Maj le località di Castel San Mauro, Oslavia e Sant’Andrea.
Il sindaco Rodolfo Ziberna, riporta il 'Primorski Dnevnik', ha spiegato che sarà possibile continuare a collocare gli alberi del Maj nei prossimi anni, ma solo dopo aver ottenuto tutti i permessi necessari; come d’altronde si fa già per il "pignarûl", un falò tradizionale che viene acceso in occasione dell’Epifania, per il quale gli organizzatori presentano di volta in volta una richiesta per determinare chi è il responsabile dell'intera manifestazione e assicurarsi il supporto in loco o della protezione civile o dei vigili del fuoco.
Barbara Costamagna