Si tratta di un primo esperimento, ma che testimonia una volta di più la volontà di Gorizia e Nova Gorica di essere un esempio d’integrazione attraverso i confini.
Da oggi l’azienda sanitaria universitaria giuliano isontina ha infatti avviato il centro unico di prenotazione per le prestazioni mediche specialistiche transfrontaliere.
Il servizio consente ai cittadini residenti a Gorizia di scegliere, all’atto della prenotazione di alcune prestazioni ambulatoriali, se utilizzare le strutture del capoluogo isontino, quelle di Nova Gorica o quelle di Šempeter – Vrtojba, i tre comuni compresi all’interno del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale e partecipanti al progetto Interreg Italia-Slovenia. Stessa possibilità sarà offerta ai residenti a Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba.
Per i cittadini e per gli operatori non cambierà nulla nella procedura di prenotazione: se si opta per una prestazione in una struttura oltreconfine, bisognerà pagare la prestazione e poi chiedere il rimborso al proprio sistema sanitario. Il rimborso in Italia sarà coperto per intero solo se la prestazione in Slovenia sarà inferiore o uguale alla tariffa italiana, e non potrà andare oltre il massimale della tariffa italiana.
Ci sono delle differenze nel costo delle prestazioni fra Italia e Slovenia, e quindi gli utenti dovranno informarsi prima di prendere una decisione, valutando anche i tempi di attesa che, anche in questo caso, possono variare da una struttura all’altra.
Si tratta comunque di una scelta in più per i cittadini dei tre comuni, che rappresenta anche un possibile punto di partenza per una progressiva integrazione.
“È l’ennesima conferma – ha detto il deputato di Forza Italia Guido Germano Pettarin - che parlare di un’unione tra le città di Gorizia e Nova Gorica non è solo un’utopia, ma una possibilità concreta”.
Alessandro Martegani