Il taglio delle forniture da parte delle case farmaceutiche ha avuto un impatto anche sull’agenda vaccinale in Friuli Venezia Giulia, e se da Bruxelles la Presidente della Commissione Ursula Von der Leyen punta a far vaccinare sette cittadini europei su dieci entro l’estate, i piani del Presidente della regione Massimiliano Fedriga sembrano essere meno ottimistici.
“Contiamo, - ha detto intervenendo nell’aula del Consiglio regionale – di vaccinare tutti gli ultra 65enni e i soggetti con patologie entro la fine dell’estate”.
Dal punto di vista del ritorno a una vita se non normale, perlomeno con un minor numero di restrizioni, non cambia poi molto: una volta protette le fasce più deboli, dovrebbero ridursi drasticamente i problemi di occupazione degli ospedali e i casi gravi, ma lo stesso governatore non ha nascosto la preoccupazione per la riduzione e l’incertezza sul numero di vaccini consegnati.
Questa settimana la regione dovrebbe ricevere circa 14mila dosi di vaccino Pfizer e 1.300 di Moderna, la prossima 10.530 dosi Pfizer e 2.700 Moderna, quella successiva 11.700 dosi di Pfizer e la prima consegna di vaccini di AstraZeneca, e nell'ultima settimana del mese è prevista la consegna di 12.870 dosi di Pfizer e 9.900 di Moderna.
Proprio sui vaccini Pfizer e Modena si concentra l’attenzione della regione, che oggi incontrerà il Commissario all’emergenza Domenico Arcuri accanto alle altre amministrazioni regionali: visto che i vaccini AstraZeneca sono stati autorizzati solo per gli under 55, il Friuli Venezia Giulia chiede che gli altri vengano ripartiti in base all'età media della popolazione delle diverse regioni italiane.
In ogni caso, viste le variazioni nelle forniture rispetto all’avvio, sarà necessario rivedere l'impostazione dell'intera campagna vaccinale, che dovrà anche poter contare su ulteriore personale: si sta organizzando la somministrazione da parte dei medici di base, e già in settimana si dovrebbero presentare servizio 56 operatori dei 106 promessi dalla struttura commissariale.
La regione poi ha anche partecipato al bando per l'avvio della sperimentazione degli anticorpi monoclonali per il Covid-19, definiti da Fedriga “un'ulteriore arma contro il coronavirus che potrebbe salvare molte vite e che sarebbe assurdo non sfruttare mentre altre nazioni già lo fanno”.
Alessandro Martegani