Siamo ormai alle battute finali delle lunga campagna elettorale per le amministrative a Trieste, un voto che avrebbe dovuto svolgersi in primavera, ma rinviato all’autunno a causa della pandemia, che ha influito sui tempi e sulle modalità nella campagna elettorale.
L’uomo da battere è sempre Roberto Dipiazza, il sindaco di Trieste sostenuto dal centro destra, che aveva chiarito già due anni fa di voler correre per il quarto mandato da primo cittadino, il quinto se si considera anche la guida dell’amministrazione di Muggia, e che punta apertamente a chiudere la partita al primo turno, un obiettivo però non facile da raggiungere. La scelta di non esporsi troppo nella campagna elettorale, una scelta logica per chi parte in vantaggio, potrebbe infatti aver lasciato molto, forse troppo spazio agli avversari.
Quello più accreditato per sfidare il sindaco in un eventuale ballottaggio è Francesco Russo, vicepresidente del Consiglio Regionale, sostenuto dal centro sinistra e da una lista civica ispirata al laboratorio d’idee Punto franco, creato proprio per raggiungere quello che rappresenta il primo obiettivo della carriera politica di Russo, la guida della sua città.
La sfida viene presentata come un confronto fra due differenti visioni della città: Dipiazza sottolinea il lavoro fatto per migliorare la città e la vita dei cittadini, in particolare con le opere pubbliche, Russo punta sulle potenzialità di Trieste per attrarre investitori e attività anche dall’estero. Negli ultimi giorni le occasioni di confronto e di proposta, distribuite anche in modo capillare nei rioni (l’attenzione alle periferie è stato uno dei motivi di confronto in una campagna elettorale che ha avuto anche toni molto duri fra Russo e Dipiazza), si sono moltiplicate, ma la sfida a Dipiazza rimane difficile, e anche imprevedibile a causa di molte incognite.
Ci sono innanzitutto degli outsider: su tutti il candidato sindaco di Adesso Trieste, Riccardo Laterza, 28 anni, architetto esperto in Pianificazione Urbanistica e Territoriale, che ha condotto una campagna basata sui contenuti e sul confronto con i cittadini, incassando l’appoggio anche da esponenti del mondo della cultura e della scienza in città.
Con Dipiazza e Russo si confronta anche la candidata dei 5 Stelle Alessandra Richetti, presidente di circoscrizione nella passata amministrazione e dipendete dell’Università di Trieste, che potrebbe appoggiare Russo al ballottaggio.
Ci sono poi altri sei candidati: Franco Bandelli di Progetto FVG, Tiziana Cimolino sostenuta da Verdi e Sinistra in Comune, Giorgio Marchesich della Federazione per l’Indipendenza del Territorio Libero di Trieste, Aurora Marconi di Trieste Verde, Arlon Stok di Podemo e Ugo Rossi del Movimento no vax 3V.
Proprio quello dei cittadini contrari a vaccini e Green pass è l’impatto cui si guarda con maggiore curiosità: si tratta di un movimento spontaneo, trasversale, ma capace di portare in piazza più di 10 mila persone, con adesioni che vanno dalla sinistra radicale a Fratelli d’Italia, e che potrebbe essere determinante nello spostare voti per raggiungere o meno il ballottaggio e allungare la sfida di due settimane.
Alessandro Martegani