Sullo spinoso caso della Ferriera di Servola, dopo il clima di tensione provocato dalle reazioni del Gruppo Arvedi e le conseguenti risposte dei rappresentanti dei sindacati, è intervenuta Alessia Rosolen, assessore regionale al Lavoro, che ha richiamato ad una "leale e fattiva collaborazione di tutti gli attori in campo". Secondo la Rosolen la Regione "si è impegnata fin dal primo istante affinché al progetto di riconversione dell'area a caldo della Ferriera facesse paio la piena tutela dei lavoratori". L'assessore al Lavoro ha inoltre rivendicato la costante presenza "ai tavoli convocati dal Ministero dello Sviluppo Economico" e la posizione della Giunta al fine di "salvaguardare i livelli occupazionali".
La deputata del Pd, Debora Serracchiani, ha invece apertamente parlato di "brutti giochi e ricatti sulla testa dei lavoratori", ed ha evidenziato che il Mise e la Regione devono inserire nell'Accordo di programma una sezione sulle garanzie occupazionali, che non possono essere delegate alla sola Arvedi. Serracchiani ha inoltre aggiunto che questo meccanismo è stato innescato dalla Giunta Fedriga, che ha consegnato alla dirigenza dell'impianto siderurgico l'opportunità di fare i propri interessi, nei tempi e con le modalità preferite.
In questi giorni anche i sindacati hanno accusato l'esecutivo del Governatore Fedriga di un presunto "tira e molla" sulla data della chiusura dell'altoforno, ma Rosolen ha risposto che da parte della Giunta non c'è stato immobilismo, ma silenzio per "rispetto delle centinaia di famiglie che vivono nella preoccupazione in questa difficile fase di transizione". Un rispetto che non deve, secondo l'assessore essere "preso a pretesto per alzare i toni del confronto e denunciare un disimpegno che, come ampiamente testimoniato negli ultimi mesi e da ultimo suggellato con l'incontro tra il governatore e la proprietà, mai vi è stato". La Rosolen ha infine lanciato un messaggio, con chiari riferimenti, dove ha richiamato una "leale e fattiva collaborazione da parte di tutti i partecipanti, pubblici e privati".
Davide Fifaco

Foto: RTV SLO
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