Su proposta del governatore del Fvg Massimiliano Fedriga, il ministro degli Affari esteri italiano Luigi Di Maio, nella riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi confinanti in programma domani, proporrà alle autorità slovene di avviare controlli di prevenzione sui passeggeri dello scalo aeroportuale di Lubiana. Ad annunciarlo lo stesso Fedriga durante la riunione che oggi si è tenuta ad Udine per fare il punto con i sindaci della situazione in regione.
“Allo stato attuale il governo ritiene di non effettuare controlli alla frontiera", ha spiegato Fedriga ai nostri microfoni, "ma su mia sollecitazione domani ci sarà un incontro dei ministri tra i paesi confinanti, tra cui anche la Slovenia, e verrà chiesto di prendere delle azioni condivise al fine di controllare gli scali presenti in quei paesi”.
Intanto è stato confermato che a Lazzaretto, la località di Muggia a ridosso del confine sloveno, si predisporrà una delle due strutture per ricoverare pazienti che presentino sintomi da Coronavirus per eventuali periodi di quarantena.
“Sono strutture sanitariamente controllate ed adeguate", ha sottolineato il governatore, "noi lo facciamo per tutelare la nostra popolazione e se qualcuno delle persone che risiede nelle vicinanze è sconcertata, mi auguro che si tratti solamente di un’incomprensione”.
Anche la sindaco di Muggia Laura Marzi ha rassicurato in queste ore la cittadinanza sull'iniziativa che coinvolgerà la sua comunità, che rischia però di essere colpita da quella che per molti dei muggesani che gravitano intorno a Capodistria potrebbe diventare una vera e propria sciagura: la chiusura dei confini.
“Io mi auguro che non ci sia la necessità di chiudere alcun confine e che ci si limiti invece a dei protocolli di controllo delle persone che in qualche maniera provengono da zone a rischio", ha dichiarato la Marzi, "il pericolo è che blindandoci totalmente si susciti un’isteria collettiva. Poi ci tengo a precisare che, paradossalmente, non dovremmo noi essere quelli che si chiudono nei confronti della Slovenia, ma forse che lo dovrebbero fare gli altri nei nostri confronti visto che l’Italia è ormai al terzo posto a livello mondiale per numero di persone infette”.
Barbara Costamagna