Continuano a salire i casi da Coronavirus in Friuli-Venezia Giulia, come ha spiegato l'assessore regionale alla salute, Riccardi, che ha raccomandato alla cittadinanza di rimanere il più possibile a casa. Attualmente in regione sono 93 i positivi (36 in più) ai 1.344 tamponi effettuati. 19 di queste persone sono ricoverate in ospedale, 10 a Trieste, 6 Udine, le altre 3 in terapia intensiva, 2 a Udine ed una a Pordenone. Riccardi ha dato inoltre notizia del decesso di un 89enne a Pordenone, che era risultato positivo al tampone, anche se la morte è da attribuire a varie patologie di cui soffriva. Il vicegovernatore ha inoltre spiegato che si sta predisponendo un ampliamento del personale medico ed infermieristico per affrontare l'emergenza e si è rilevato che a Trieste, dove i casi sono saliti a 53, in questo momento è Casa Serena "il focolaio" del contagio, con 8 anziani ricoverati risultati positivi per i quali è stato subito predisposto l'isolamento.
Il prefetto di Trieste, Valerio Valenti ha fortemente richiamato alla responsabilità la cittadinanza e l'ha invitata a collaborare con le istituzioni. Ha spiegato che ci si aspetta ancora una crescita dei casi, nonostante gli interventi tempestivi predisposti dalla Regione. Agli aspetti medici, inoltre, si stanno aggiungendo aspetti di sicurezza pubblica, ha perciò raccomandato alle famiglie di limitare le uscite agli anziani e di occuparsi di ridurre la socialità dei giovani in queste fasi delicate. La regione, ha spiegato Valenti, è un'area a contenimento rinforzato, dove verranno attivati anche controlli frontalieri. Anche il porto di Trieste verrà maggiormente controllato, con l'acquisto di scanner termici per rilevare la temperatura di chi scende dalle navi e si reca in città, così come sta facendo la Polizia Ferroviaria con chi scende dal treno. Partiti, inoltre i controlli sulle strade provinciali, che prevedono delle autodichiarazioni da parte delle persone fermate, per capirne la provenienza a la destinazione.
Il sindaco del capoluogo giuliano, Roberto Dipiazza ha rafforzato l'appello a non uscire agli anziani, annunciando che verranno allestite strutture per occuparsi di loro, anche con la consegna a domicilio di beni di prima necessità.
Decisamente “forte” l'appello lanciato dal governatore Massimiliano Fedriga, che ha spiegato come sarebbe preferibile che l'intera Italia diventi “Zona Rossa”, quindi la chiusura di TUTTE le attività non essenziali, unico modo per arginare il virus ed uscire più velocemente da questa situazione di emergenza. Il Governatore ha ricordato che la Regione non può predisporre autonomamente ordinanze, in quanto si sottostà ad un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, ma ha evidenziato come va fatta chiarezza su molte situazioni. Ha inoltre chiesto misure economiche che aiutino l'imprenditoria, come il blocco delle tasse (a tal proposito Dipiazza ha annunciato il blocco della TARI). Fedriga ha inoltre l'idea di predisporre misure complementari a quelle del Governo ed ha auspicato anche l'intervento dell'Unione Europea, che dovrebbe predisporre un coordinamento unico con misure stringenti per tutti i Paesi.
Davide Fifaco