Si sono recentemente concluse le operazioni di recupero e catalogazione dei resti delle vittime dalla foiba di Zalesnika, nei pressi di Ternova della Selva, nella zona slovena del Goriziano; dove sono stati portati alla luce i resti di infoibati sloveni e italiani, tra i quali potrebbero esserci anche coloro che furono prelevati da Gorizia e dintorni nel maggio 1945, durante i 42 giorni di presenza in città dei partigiani di Tito, molti dei quali non fecero più ritorno nelle loro case.
Per questo il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna ha scritto al presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, al ministro della Difesa, Luigi Di Maio e al governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, chiedendo di istituire un gruppo misto italo-sloveno “che cerchi di scoprire quali e quanti italiani, prevalentemente della Venezia Giulia, siano stati infoibati oltre confine”.
Tutto ciò alla luce di quello che il sindaco definisce un nuovo clima di collaborazione dovuto alla presidenza della Commissione di Stato slovena per l'individuazione delle fosse comuni di Jože Dežman che secondo il primo cittadino avrebbe assicurato "la disponibilità delle istituzioni slovene a collaborare con l’Italia in questa ricerca"; e, quindi sostiene Ziberna "sarebbe molto grave non cogliere questa disponibilità manifestata", che a suo avviso "dovrebbe essere ricercata anche presso il governo croato”.
Barbara Costamagna