Rimane sotto controllo la situazione nelle strutture sanitarie del Friuli-Venezia Giulia. Al momento nei reparti di terapia intensiva del sistema sanitario regionale, il numero complessivo di posti disponibili ammonta a 55, come da obiettivo indicato dal Ministero della Salute per il territorio, di cui 31 attualmente occupati.
Negli scorsi giorni il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, aveva comunicato l'operatività nei reparti di terapia intensiva negli ospedali della regione di ulteriori posti letto. Si tratta di una manovra progressiva, definita nelle unità di crisi e che risponde all'attuale andamento della curva del contagio.
Riccardi ha inoltre spiegato che "da fine primavera ad oggi la situazione ha portato ad una forte domanda di assistenza extra ospedaliera legata a persone in isolamento non trattabili nelle abitazioni private, a cui si associa però in questi ultimi giorni una nuova impennata di richieste di posti letto negli ospedali. Per questo motivo sono state effettuate delle rimodulazioni all'interno dei nosocomi al fine di garantire, in modo efficiente, le richieste legate alla gestione attuale della pandemia".
"Ciò significa - ha aggiunto Riccardi - che in questo ultimo periodo il baricentro dell'attenzione si è spostato fuori dagli ospedali; rispetto al passato abbiamo quindi dovuto rimodulare l'offerta di assistenza alle persone contagiate dal Covid-19. Questi numeri ci hanno portato a rivedere le richieste di posti letto per coloro che stanno trascorrendo il periodo di isolamento al difuori della propria abitazione ma non all'interno di un nosocomio, con un conseguente grande sforzo organizzativo a livello territoriale".
Intanto nell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale si registrano le positività al Covid-19 di tre infermieri, un'ostetrica, un Oss, un autista, un operatore tecnico, un medico e un medico specializzando; nell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano-Isontina: due Oss, un tecnico di radiologia, due infermieri e un farmacista; nell'Azienda sanitaria Friuli Occidentale: un infermiere e un medico.
Davide Fifaco