La Capitale Europea della Cultura 2025 rappresenta un’opportunità unica non solo per Gorica e Nova Gorica, ma anche per l’intera Europa, per dimostrare che è necessario sviluppare l’Europa dal basso, a partire dalle aree di confine.
È una delle riflessioni emerse nel corso del primo incontro del “Laboratorio di condivisione” organizzato dal Forum italo-sloveno.
La prima giornata, organizzata on line dopo le recenti disposizioni da parte del governo di Lubiana, è stata dedicata soprattutto all’incontro fra gli imprenditori e chi lavora nel tessuto economico dell’area.
Ad aprire l’incontro sono stati gli interventi dei due sindaci, Klemen Miklavič e Rodolfo Ziberna. Il sindaco di Nova Gorica ha ribadito come il territorio sia di fronte a una grande sfida: “La nostra diventerà una delle più importanti regioni in Europa, ma spetterà alle amministrazioni e a chi opera sul territorio - ha aggiunto - far capire al mondo e all’Europa perché vale la pena investire in questo territorio”. “Noi – ha aggiunto - siamo un esempio di come l’Europa si possa sviluppare a livello micro, ma dobbiamo presentarci bene all’Ue, e soprattutto far capire come il confine per noi sia solo un ostacolo, e come occorra gestire i territori transfrontalieri senza divisioni”.
Sulla stessa linea anche Rodolfo Ziberna, che ha sottolineato le grandi opportunità d’investimento che si apriranno nei prossimi anni su tutto il territorio, e non solo grazie alla Capitale europea della cultura. “Abbiamo di fronte – ha detto – un allineamento perfetto dei pianeti per tre motivi: la Capitale europea della cultura che farà conoscere tutta alla regione al mondo, e gli strumenti fiscali, come la zona logistica semplificata, e la zona franca europea. Ora dobbiamo far capire come la nostra area, dal punto di vista delle risorse sia unica, con i suoi porti, aeroporti e infrastrutture, che possono intercettare i flussi commerciali e turistici”.
L’importanza dello sviluppo delle infrastrutture, anche grazie ai fondi del Recovery Fund, è stata messa in luce anche dagli imprenditori intervenuti nel corso della giornata.
Un parallelo con l’esperienza vissuta da Matera, Capitale europea della cultura nel 2019, e le due Gorizie, è stata proposta dal presidente onorario del Forum e Ambasciatore italiano a Lubiana, Carlo Campanile. “La Capitale della cultura è un traguardo, ma soprattutto un’opportunità da sfruttare – ha detto -: a Matera sono stati fatti investimenti importanti sulle infrastrutture, ed è diventata una città nota in tutto il mondo. L’ambizione di Gorizia e Nova Gorica deve essere quella di diventare un modello in Europa, un esempio di collaborazione e di condivisione d’ideali”, ha aggiunto. “Di recente Roma e Lubiana hanno giocato insieme partite importanti, dal Recovery Fund alla crisi afgana, dossier in parte ancora aperti, e che possono dare grandi opportunità”.
“Quello fra i due paesi - ha concluso - è un rapporto in cui paradossalmente la pandemia ha giocato un ruolo fondamentale: mai come nei periodi in cui i confini erano chiusi è emerso come le popolazioni sono collegate e hanno bisogno di vivere assieme”.
Alessandro Martegani