Foto: Martegani
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Un materiale tradizionale, la pietra del Carso, un’arte antichissima, la scultura, e un tema da seguire, i simboli arcaici del Carso. È combinando questi tre elementi che anche quest’anno prendono vita le opere d’arte realizzate nell’ambito della decima edizione di "L'Energia dei Luoghi. Festival del Vento e della Pietra", un progetto ideato da Maddalena Giuffrida e Fabiola Faidiga, a cura di Eva Comuzzi.

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da sin. Maddalena Giuffrida, Edi Carrer, Juri Tenze, Andraž Švara ed Eva Comuzzi (Foto: Martegani)
da sin. Maddalena Giuffrida, Edi Carrer, Juri Tenze, Andraž Švara ed Eva Comuzzi (Foto: Martegani)

Quattro giovani artisti, due italiani e due sloveni, (Andraž Švara e Juri Tenze dell’istituto Srečko Kosovel di Sežana, e Riccardo Bonetto e Zeno Conzato dell’Accademia Belle Arti Venezia) seguiti da due tutor, i maestri scultori Edi Carrer e Alberto Fiorin, hanno realizzato quattro opere ispirate ai simboli antichi del Carso, all’interno delle strutture delle aziende marmifere Caharija Snc e Gramar Marmi di Aurisina Cave.

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Una volta fissato il soggetto, vale dire “L’era del Cambiamento – polifonia Carsica dalle origini l contemporaneo”, i giovani artisti hanno scelto i soggetti e lavorato sotto la supervisione dei tutor, come conferma Edi Carrer: “Noi abbiamo proposto il tema, dei simboli arcaici, poi loro erano liberi, non c'erano dei vincoli. L'unico limite era trovare un'affinità con un simbolo, e loro hanno preso quello che era più vicino alla propria sensibilità individuale”.

Tre sculture, una stella doppia, una spirale (in cui scorrerà dell’acqua, dando vita a un simbolico processo di purificazione), e un vaso (che simboleggia le tre sfere dell’universo dominate dal dio pagano Triglav, gli inferi, la terra e il cielo), tutti soggetti ispirati agli antichi simboli dei portali del Carso, saranno ospitate nel Parco Sculture di Portopiccolo a Sistiana, diventando parte del museo diffuso delle Cave di Aurisina, mentre

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l’opera più grande, un “recinto sacro”, realizzato a quattro mani dallo studente Zeno Conzato insieme ad Alberto Fiorin, su un’enorme lastra di pietra su cui gli artisti hanno ricavano dei rilievi in modo da trasmettere delle emozioni sensoriali, sarà posizionata nella rinnovata piazza di Aurisina, su richiesta della Giunta comunale, e sarà parte dell’arredo urbano diventando un’area calpestabile.

da sin. Maddalena Giuffrida, Riccardo Bonetto, Alberto Fiorin, Zeno Conzato ed Eva Comuzzi (Foto: Martegani)
da sin. Maddalena Giuffrida, Riccardo Bonetto, Alberto Fiorin, Zeno Conzato ed Eva Comuzzi (Foto: Martegani)

Le opere, dopo la premiere per la stampa, saranno riproposte al pubblico domani, mercoledì 2 ottobre, alle 17.30, presso le Aziende Gramar Marmi e Caharija snc - Aurisina Cave, nell’ambito del progetto "La pietra fa il suo giro, iI favoloso viaggio nella pietra di Aurisina", presentate dalla curatrice Eva Comuzzi, con la possibilità di partecipare a una passeggiata creativa con visita alla Cava Romana.

Alessandro Martegani

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