Erano state abolite nel 2017, con una proposta di legge costituzionale. votata all’unanimità dal Consiglio regionale, e ora stanno per risorgere.
La Camera dei Deputati Italiana ha infatti approvato in prima lettura la modifica allo Statuto del Friuli Venezia Giulia (che avendo rango costituzionale deve seguire la procedura delle riforme della legge fondamentale, che richiede una doppia votazione sia alla Camera sia al Senato) che prevede reintroduzione delle province, con l’elezione diretta dei consiglieri e del presidente.
Questi enti erano stati aboliti meno di 10 anni fa, ma ora la norma in discussione proposta dal Consiglio regionale prevede la creazione di "enti di area vasta, titolari di funzioni amministrative proprie e con organi ad elezione diretta, accanto ai comuni o città metropolitane e alla Regione".
Si tratta di un provvedimento che ha incontrato l’assoluta contrarietà del centro sinistra, che ritiene le province (delle quali non molti in realtà in Friuli Venezia Giulia avevano sentito la mancanza in questi anni), uno strumento utile solo per creare nuovi posti per la politica. Il Movimento 5 stelle aveva anche sollevato dei dubbi di costituzionalità, basata sulla bocciatura da parte della Corte costituzionale di una norma che prevedeva la reintroduzione delle province elettive in Sicilia, ma che, hanno risposto dai banchi del centro destra, riguardava una legge ordinaria e non costituzionale.
Sia come sia, la norma, che prevede anche la modifica della disciplina del referendum confermativo e l'introduzione di un numero fisso di consiglieri regionali non più commisurato alla popolazione, sembra esser destinata a una rapida approvazione, come ha auspicato anche il governatore Massimiliano Fedriga, che ha espresso soddisfazione per il voto della Camera (150 voti a favore di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e anche Azione, 91 contrari di Pd e Movimento 5 Stelle e 15 astenuti di Avs e Italia Viva), definendo le province “un ente fondamentale nella salvaguardia del principio di sussidiarietà. L’assenza delle province in Friuli Venezia Giulia, per Fedriga, "ha creato nel tempo disservizi sul territorio e complicato il compito dell'Amministrazione regionale”.
Di segno opposto i commenti fra i banchi dell’opposizione: l’ex governatrice, e attuale deputata del Pd, Debora Serracchiani, ha sottolineato come “l'elezione diretta significherà nuovi costi. “Non ci sono le funzioni – ha detto parlando alla Camera - non ci sono i soldi, non ci dite che cosa vanno a fare questi enti di area vasta, non c'è una risposta ai bisogni dei cittadini”. Massimo Moretuzzo capogruppo di Patto per l’autonomia in Consiglio regionale, ha definito le province “uno strumento napoleonico, eliminato all’unanimità dal Consiglio regionale solo 10 anni fa”.
Alessandro Martegani
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