I commenti variano dalla critica alla perplessità, la Federazione italiana giuoco calcio non commenta ufficialmente ma la delusione è evidente, e non manca chi si offre di ospitare la partita Italia Israele.
Non accenna a spegnersi il confronto innescato dalla decisione dell’amministrazione di Udine di non concedere il patrocinio alla partita fra le nazionali di calcio di Italia e Israele, in programma il prossimo 14 ottobre al Friuli. Per il sindaco Felice De Toni, concedere il patrocinio sarebbe una decisione “divisiva”, perché Israele è uno stato in guerra, ma sul primo cittadino sono piovute critiche, o al massimo silenzi imbarazzati, un po’ da parte di tutte le forze politiche.
Più in là si è spinta l’europarlamentare della Lega, ed ex sindaca di Monfalcone, Anna Maria Cisint, che ha assicurato che la sua città è disponibile a ospitare l’evento o la nazionale di Israele (in realtà ci sarebbero dei problemi di organizzazione, perché lo stadio di Monfalcone potrebbe contenere solo quattromila spettatori contro i 25 mila del Friuli). "La città di Monfalcone – ha scritto Cisint - sarebbe sommamente onorata di ospitare l'incontro Italia-Israele e si rende disponibile a offrire patrocinio e strutture per celebrare questo importante appuntamento sportivo”.
Non è poi è mancata una stoccata al Comune di Udine, amministrato da una giunta di centro sinistra, che, ha detto Cisint, "non perde occasione per distinguersi in termini di faziosità e nella capacità di alimentare divisioni a senso unico, sempre dalla parte delle posizioni più estreme della sinistra". "Non accorgersi che lo sport è un elemento di unione e dimenticare che Israele è la vittima del terrorismo di Hamas con 1500 innocenti uccisi è un segno grottesco di una caduta di civiltà che una città come Udine non merita di dover sopportare”.
Critiche all’amministrazione di Udine però sono giunte, oltre che dal centro destra, anche dagli stessi alleati della maggioranza: il capogruppo di Azione-Italia Viva in Consiglio Comunale, Pierenrico Scalettaris, ha invitato il primo cittadino a fare un passo indietro e a concedere il patrocinio alla partita. C’è però anche chi apprezza la decisione del sindaco De Toni, come il consigliere regionale di Open sinistra FVG, ed ex sindaco di Udine, Furio Honsell, che interpreta la linea dell’amministrazione come un atto di coerenza verso quando sta accadendo in Palestina.
Alessandro Martegani