Domani a Trieste, Monfalcone e Gorizia si svolgeranno le commemorazioni in ricordo della partenza delle truppe partigiane jugoslave da queste località nel 1945. In tutti e tre le città questa giornata è stata dichiarata festa comunale, ma quale è il sentire della minoranza slovena che qui vive?
"La nostra cara Venezia Giulia è un territorio che ha sofferto molto per vari passaggi ed è segnata dalle tragedie del Novecento", ci dice la senatrice Tatjana Rojc, che a Roma rappresenta la minoranza slovena del FVG. "Naturalmente la comunità slovena ha ben presente nella propria memoria il ventennio fascista e l'occupazione nazista", ci spiega, "e si sente ovviamente libera e liberata dalle truppe partigiane, ma questo non toglie che rispetti la memoria degli altri. L'unica cosa che mi sento di sottolineare in maniera molto ferma è il dovere di non speculare sui morti, visto che non ne esistono di serie A e di serie B. Noi dobbiamo rispettare il passato di tutti e la memoria di ognuno. Tutte le famiglie sono state segnate dalle tragedie del Novecento in Venezia Giulia, ma per poter costruire un futuro di dialogo come è stato fatto negli ultimi decenni, bisogna guardare avnti con il massimo rispetto e e rendendo onore a chi ha perso la vita per i propri ideali e per i propri valori".
Barbara Costamagna