Foto: Radio Capodistria/Davide Fifaco
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Tutta Italia, come noto, è “Zona Rossa” a causa dell'epidemia di Coronavirus. Nonostante ciò negli scorsi giorni non era raro vedere molte persone girare liberamente per i centri cittadini oppure uscire addirittura fuori città per rifornirsi di carburante o recarsi a fare la spesa. Per limitare questi spostamenti il governo ha optato per ulteriori restrizioni, chiudendo, di fatto, tutti gli esercizi commerciali almeno fino al 25 marzo. Trieste oggi sembra un città deserta, serrande abbassate ovunque, pochi passanti, alcuni con la mascherina; molte le persone che nelle farmacie chiedono ancora mascherine multiuso, ormai esaurita. In periferia alcuni assembramenti davanti ai tabaccai ed alle edicole. Il dato importante è che finalmente ci sono pochissime persone in giro, visto che fino a ieri era possibile vedere ancora bar piuttosto frequentati. Ultimo caso eclatante quello segnalato ieri dal sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, che ha comunicato tramite i social che, nonostante tutti i divieti, alcuni goriziani hanno saltato gli ostacoli fisici posti ai confini per recarsi nei bar in Slovenia. Il più vicino di questi locali era stracolmo di goriziani, gomito a gomito per bere. Lo stesso Ziberna i ha definiti idioti.
In Friuli-Venezia Giulia è scesa in campo anche la Protezione civile, che ha ha innalzato il Piano di emergenza, dal livello di preallarme a quello di allarme, visto che non tutta la popolazione ha avuto finora in dovuta considerazione l'applicazione delle disposizioni del decreto del Governo. Per diffondere in maniera più efficace le prescrizioni vengono diffusi messaggi audio con l'impiego dei mezzi in dotazione ai Gruppi comunali di protezione civile.

Davide Fifaco

Foto: Radio Capodistria/Davide Fifaco
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