“La regione intende continuare a seguire la situazione delle frequenze di Radio Capodistria sulla fascia confinaria”. La vicenda delle frequenze di Radio Capodistria, con l’ipotesi trapelata a inizio anno, di togliere all'emittente la frequenza 103.1 MHz trasmessa dal monte Nanos, è giunta in Consiglio regionale grazie a un’interrogazione presentata dal consigliere regionale del Patto per l’Autonomia Massimo Morettuzzo.
L’interrogazione era stata presentata mesi fa, prima dello scoppio della pandemia, e la risposta giunta oggi da parte dell’assessore regionale Pierpaolo Roberti è servita anche a fare il punto della situazione, al momento congelata ma mai definitivamente archiviata, ma seguita con attenzione da parte della Regione Friuli Venezia Giulia, come ha confermato lo stesso Roberti. “Il fatto che in questo momento la situazione sia più o meno tranquilla – ha detto - non deve farci abbassare la guardia. Come già avvenuto per TV Capodistria grazie ai finanziamenti dell'Università Popolare, abbiamo la massima attenzione per tutti quegli organi d’informazione, storici tra l'altro, che garantiscono un livello d’informazione e una presenza costante sul territorio a favore della comunità italiana”.
“Ovviamente la regione vigila nell’ambito delle sue capacità e potenzialità, nel senso che non abbiamo alcun tipo di competenza a riguardo: quello che possiamo fare è una sorta di ‘moral suasion’ per far capire quanto questo territorio ritenga fondamentale una determinata istituzione, in questo caso Radio Capodistria”.
Roberti ha anche annunciato che “Il governatore Fedriga invierà una comunicazione formale alle massime istituzioni slovene per tenere viva l'attenzione su questo problema che riguarda la minoranza italiana che vive in quei territori”, ma ha anche ribadito che “il confronto, dal momento che coinvolge le frequenze di Radio Capodistria sulla fascia confinaria, si colloca a livello governativo tra i due Stati”. “È già stato avviato un contatto informale con la rappresentanza consolare slovena in regione – ha aggiunto - per manifestare la volontà di contribuire a trovare, anche in questo caso, una soluzione che consenta all'emittente di poter trasmettere al meglio il proprio segnale”.
L’attenzione manifestata dalla giunta regionale, pur nelle proprie competenze, ha comunque soddisfatto Morettuzzo, che ha sottolineato come la vicenda vada monitorata costantemente e come le trasmissioni di Radio Capodistria rappresentino un patrimonio da difendere.
“Sicuramente – ha detto al termine della seduta - c'è stata un'attenzione da parte dello stesso Roberti e della giunta, che ha sottolineato come il tema sia all'attenzione dell’amministrazione regionale. È importante tenere alta l'attenzione su questa questione: l’assessore ha sottolineato come ci sia un tema legato anche alle frequenze televisive, che è stato affrontato, e come ad oggi la situazione sia abbastanza tranquilla, ma ci siamo impegnati a tenere alto livello dell'attenzione perché non possiamo pensare che una realtà come Radio Capodistria debba essere alla mercé di possibili cambiamenti dal punto di vista delle scelte del governo sloveno piuttosto che di altri degli altri.”
“Radio Capodistria – ha concluso - è una realtà importante per tutto il territorio, una realtà dove l'incontro tra diverse culture di questa parte d'Europa è concreto, ed è una cosa continua da decenni e quindi dobbiamo assolutamente proseguire su questa strada”.
Alessandro Martegani