La giunta regionale ha deciso d’intervenire dopo l’aumento dei contagi degli ultimi giorni nelle aree di Gorizia e soprattutto di Udine: dopo una serie d’incontri con gli amministratori locali, le forze politiche e i sindacati, il governatore Massimiliano Fedriga si prepara a emanare nelle prossime ore una nuova ordinanza che dovrebbe imporre una stretta, con chiusure localizzate, ma anche provvedimenti estesi a tutto il territorio regionale.
A preoccupare sono soprattutto i crescenti contagi fra i cittadini di giovane età, e gli assembramenti del fine settimana visti anche in regione in località come Grado, Trieste e in montagna. Il provvedimento dovrebbe quindi prevedere la chiusura delle scuole in tutta la regione, con il ritorno alla didattica a distanza, regole da fascia arancione per il Friuli e il Goriziano, estese però a tutto il resto della regione nel weekend.
“Dopo il continuo decremento a partire dal 10 gennaio scorso di contagi e ospedalizzazioni con una costanza di presenze in terapia intensiva, - ha spiegato il governatore al termine degli incontri - nell'ultima settimana abbiamo invece assistito ad un'inversione di tendenza con un esponenziale aumento dei positivi e dei ricoveri. Per mettere in sicurezza il sistema sanitario e la popolazione, - ha aggiunto - stiamo quindi valutando delle nuove misure per tutta la regione e più restrittive per le zone più a rischio del territorio”.
“Servono – ha aggiunto - misure rigorose, efficaci ma anche accettabili il più possibile perché la positiva applicazione delle misure di contrazione della libertà avviene quando vi è la più ampia condivisione possibile”.
Dopo un anno di provvedimenti e chiusure a singhiozzo, il mondo del commercio e della ristorazione, ma anche gli studenti e tutta la popolazione del Friuli Venezia Giulia, sembrano infatti sempre più insofferenti e ansiosi di ritornare a una normalità che sembra non arrivare mai, e non mancano le prime prese di posizione da parte della politica. Il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Diego Moretti ha ricordato come “La situazione pandemica fosse preoccupante da tempo”, chiedendo a Fedriga “dopo mesi di gestione autocratica e centralista di non ripetere in futuro gli stessi errori e di coinvolgere il Consiglio, cosa fatta finora troppo sporadicamente e a mero titolo informativo”.
Alessandro Martegani