Con l'iniziativa “Io accolgo” è stata lanciata la campagna di raccolta firme, che si terrà in tutta Italia, per l'abrogazione dei decreti sicurezza, ristabilire un sistema nazionale di accoglienza diffusa, reintrodurre la protezione umanitaria e la cessazione degli accordi con la Libia, che, secondo i promotori, costituiscono una forma di collaborazione con i gestori dei lager nei quali i migranti vengono rinchiusi. La petizione può essere firmata anche nel Villaggio Barcolana, presso lo stand della Fondazione Lucchetta-Ota-Hrovatin-D'Angelo.
Tra le oltre 40 associazioni che hanno aderito ad “Io accolgo” anche l'ICS di Trieste.

Il presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà, Gianfranco Schiavone, ha affermato che si tratta di "una campagna con un programma molto chiaro, molto preciso e senza riduzione di richieste, nel senso che i decreti sicurezza non possono essere modificati, vanno assolutamente abrogati perché rappresentano uno scandalo per la democrazia italiana, una pagina molto nera per la nostra Repubblica. Va ripristinata la protezione umanitaria, va ripristinato un sistema di accoglienza adeguato, quindi di accoglienza diffusa, finalizzato all'inclusione sociale. Va inoltre ripreso un serio programma di soccorsi in mare, per ridurre il numero di morti che è andato drasticamente aumentando nel corso dell'ultimo anno. Ed infine devono cessare gli accordi con la Libia, perché gli accordi con la Libia non sono accordi con un Paese che ha un ordinamento, né stabile né democratico, ma con un Paese in preda alla guerra civile, controllato solo da bande e noi finanziamo bande, finanziamo milizie, finanziamo criminali che gestiscono il traffico. Gli stessi che gestiscono il traffico, che fanno i cosiddetti soccorsi, sono gli stessi che poi gestiscono i centri di detenzione in un grandissimo business che è di fatto sostenuto dall'Italia”.


Davide Fifaco

Foto: Radio Capodistria/Davide Fifaco
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