Un primo contatto, ma immediatamente operativo quello avuto dai rappresentanti della comunità slovena del Friuli Venezia Giulia con il ministro per gli sloveni all'estero Matej Arčon e la segretaria di Stato presso l'Ufficio per gli sloveni all'estero Vesna Humar.
Si tratta del primo incontro fra i rappresentanti del governo Golob e la comunità slovena in Italia: l’incontro è avvenuto al Trgovski dom, storica sede delle organizzazioni degli sloveni goriziani, in cui negli anni recenti hanno ritrovato spazio alcune attività e istituzioni della comunità slovena in Italia, rappresentata, fra gli altri, dai due presidenti delle organizzazioni slovene, Ksenija Dobrila dell'SKGZ e Walter Bandelj dell'SSO.
Arčon ha posto subito le basi per dei provvedimenti concreti, chiedendo ai rappresentanti della comunità slovena in Italia d’identificare le priorità su cui cominciare a lavorare fin dalla fine dell'estate, ma alcuni temi sono già stati delineati a partire dalla rappresentanza: sia Lubiana sia la comunità slovena in Italia concordano sulla necessità di garantire la presenza di esponenti del mondo sloveno sia in Parlamento, sia nelle assemblee locali, come il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia o i consigli comunali, nelle aree in cui la comunità linguistica è presente.
La parola più volte ripetuta è stata “reciprocità”, con l’intenzione di valutare gli aspetti migliori delle rispettive esperienze con le minoranze linguistiche per poi applicarli da entrambi i lati del confine.
Spazio anche ai programmi per Nova Gorica - Gorizia Città della cultura e per la tutela dei paesi della Benecia, l'area che si estende tra Cividale del Friuli e Caporetto, comprendendo parti delle Valli del Torre e del Natisone, che sta assistendo a un progressivo spopolamento dei paesi, anche a causa della mancanza d’infrastrutture e risorse: su questo punto sarà necessaria una cooperazione finanziaria e istituzionale fra Slovenia e Friuli Venezia Giulia. Proprio la necessità di sviluppare i rapporti fra Lubiana e l’amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia è stato uno dei punti sottolineati dai rappresentanti della minoranza slovena.
Fra i temi messi in luce c'è anche quello delle scuole, con una richiesta di maggiori risorse anche per favorire l’accesso alle scuole slovene ai figli delle famiglie italiane.
Alessandro Martegani