Niente albo parallelo, almeno per il momento, per le associazioni che promuovono le "varianti locali" delle valli del Natisone, del Torre e della Val Canale. La decisione è quella di convocare un tavolo con tutti i soggetti interessati per approfondire la questione. Dovrebbe tenersi giovedì prossimo con i consiglieri regionali Gabrovec, Slokar e Sibau, i presidenti di Skgz ed Sso Dobrila e Bandelj, un rappresentante del consolato sloveno e quelli delle associazioni della provincia di Udine che hanno chiesto la possibilità di accedere ai finanziamenti Fvg.
Sin dalla sua presentazione, la modifica alla legge di tutela era stata criticata sia dalle organizzazioni più rappresentative della minoranza slovena sia dalla commissione consultiva regionale della minoranza stessa. Visto che la modifica avrebbe comportato il finanziamento, con i fondi della legge di tutela, di associazioni che sostengono l'estraneità dei dialetti delle vallate a ridosso del confine in provincia di Udine al sistema dei dialetti sloveni. Soddisfatto per la scelta, dopo l'annuncio di Roberti, il consigliere Igor Gabrovec della Slovenska skupnost che ha apprezzato la scelta di "non cambiare la legge senza il coinvolgimento della minoranza cui la legge è riferita". "Il dialogo sul tema della promozione dei dialetti con i soggetti interessati e le istituzioni è la scelta migliore" ha sostenuto Gabrovec in Consiglio. (a.c.)
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