Riattivare il tram di Opicina entro l’anno: è questo il nuovo obiettivo indicato dal sindaco di Trieste Roberto Dipiazza dopo una riunione convocata a Roma fra i vertici del Comune e l’agenzia del ministero delle infrastrutture che si occupa di sicurezza dei trasporti, l’ANSFISA.
Dopo un braccio di ferro fra comune e agenzia su una serie di lavori da eseguire per mettere a norma la linea, ferma ormai da otto anni, nella riunione sarebbero stati concordati gli interventi e i tempi necessari per giungere alla riattivazione del tram di Opicina entro la fine del 2024.
È stato concordato, si legge in una nota del Comune diffusa dopo l’incontro, “di procedere al completamento delle lavorazioni già previste e di finalizzare al più presto alcuni interventi, fra cui quelli sul materiale rotabile e quelli sui dieci deviatoi presenti sul percorso, per poter attivare il riavvio della linea, in un tempo stimato entro la fine dell’anno in corso”.
“Una volta realizzati questi primi interventi indifferibili, saranno indicate le prescrizioni a cui attenersi per completare tutti gli ulteriori interventi per migliorare il livello di servizio, che saranno programmati con un’attuazione graduale nei prossimi mesi”.
La riunione sembra aver anche rasserenato gli animi, dopo le parole dure del Sindaco Dipiazza verso l’agenzia, che, aveva detto, avrebbe imposto all’antica linea funicolare, bloccata dall’agosto del 2016 dopo un incidente, paramenti richiesti ai treni che vanno a 200 all’ora.
L’incontro, dice la nota, “si è svolto in un clima di collaborazione e chiarimento reciproco ed è stato anche occasione per approfondire puntualmente aspetti di natura tecnica e progettuale funzionali a portare a buon fine l’operazione”.
Alessandro Martegani