Il programma di attività del Comitato pace convivenza e solodarietà Danilo Dolci si è aperto verso le 18. Il bar "Il posto delle fragole" ha ospitato una tavola rotonda cui hanno partecipato i rappresentanti di una serie di enti pubblici, sindacati e associazioni. Di seguito, c'è stata una lettura di poesie di nei pressi dell'albero di caco sopravvissuto allo scoppio della bomba atomica di Nagasaki e piantumato presso lo studio di Basaglia, a villa Renner nel parco di San Giovanni.
La giornata è stata dedicata al ricordo dell'attacco nucelare, alla promozione della pace nel contesto contemporaneo, al Trattato ONU di proibizione delle armi nucleari, alle attività di preparazione alla marcia della pace e alla Perugia - Assisi. Si è anche parlato del Trattato ONU di Proibizione delle armi nucleari.
"73 anni fa c'è stata la bomba - spiega Alessandro Capuzzo del Comitato pace convivenza e solodarietà Danilo Dolci - che ha cambiato i parametri della storia. Da quel momento la guerra è andata oltre alla possibile storicizzazione. E' divenuta un fatto umanitario totale: non ci sarà ulteriore umanità se la guerra atomica dovesse scoppiare - conclude Capuzzo - per caso, per volontà o per qualche tecnicismo incredibile".