“Leggi speciali contro i no vax come quelle che vennero fatte a suo tempo per abbattere le Brigate Rosse”. La proposta shock arriva dal primo cittadino di Trieste, Roberto Dipiazza, dopo una giornata, quella di martedì scorso, che ha visto da una parte il centro della città nuovamente bloccato da una manifestazione non autorizzata dai gruppi No Green pass, dall’altra l’incursione degli hacker, di matrice no vax, nella seduta in remoto del Consiglio comunale.
Le parole di Dipiazza, lanciate dall’agenzia Adnkronos, sono rimbalzate sui media di tutto il paese: “Dove va questo Paese in queste condizioni? Che immagine do della mia città?” ha tuonato il primo cittadino, riferendosi a piazza Unità bloccata dalle camionette della polizia per impedire l’accesso ai manifestanti.
Se la condanna all’attacco al Consiglio comunale è unanime, e anche le manifestazioni non autorizzate vengono criticate da tutti partiti con la sola eccezione di quelli che fanno parte della galassia no Green pass, sulle parole del Sindaco non mancano i distinguo. Le leggi speciali furono emanate fra gli anni ‘70 e ‘80, un periodo passato alla storia come “gli anni di piombo”, contraddistinto da violenze, omicidi, rapimenti e una vera e propria guerra dichiarata allo Stato da parte delle Brigate Rosse e altri movimenti eversivi. Una situazione completamente diversa da quella attuale, e che in ogni caso non ha evitato critiche negli anni successivi alla decisione di emanare leggi speciali.
Le dichiarazioni di Dipiazza sono state, come prevedibile, contestate dai partiti vicini alla galassia no vax e no Green pass, ma anche altri movimenti di sinistra hanno criticato il riferimento alle leggi speciali.
Le parole del Sindaco rivelano però la frustrazione per una situazione che al momento non sembra trovare una soluzione: le manifestazioni, nonostante i divieti, come l’ordinanza della Prefettura che vieta presidi e proteste nel centro cittadino fino al 31 marzo, e le sanzioni, continuano a bloccare la città, e l’attacco al Consiglio comunale ha fatto salire di livello lo scontro.
L’episodio è stato anche l’occasione per le opposizioni di ribadire la necessità di riprendere le riunioni del Consiglio in presenza: un appello che nella maggioranza finora è stato raccolto dal gruppo della Lista Dipiazza, che si è detto “disponibile fin d’ora a partecipare alle sedute del consiglio comunale in presenza nel rispetto di tutti i protocolli sanitari previsti dalla normativa vigente”.
Fra l’altro i no Green pass non accennano a far calare la tensione, nemmeno dopo gli annunci di una progressiva riduzione delle restrizioni anche in Italia. Domenica mattina è programmata una nuova iniziativa, una “camminata per la libertà e la responsabilità”, questa volta a Barcola, mentre sono in corso indagini anche sul corteo di martedì.
Alessandro Martegani