È partita dal Friuli Venezia Giulia la serie di visite alle regioni della ministra per gli affari regionali Mariastella Gelmini. L’occasione è stata la firma del protocollo di vaccinazione di massa nelle fabbriche siglato a Pordenone dalla stessa ministra, dal presidente della regione Massimiliano Fedriga, e dai responsabili di Confindustria.
Quello delle vaccinazioni, ha confermato la ministra dopo un incontro con il governatore, rimane uno dei due obiettivi chiave del governo Draghi, accanto al sostegno alla ripresa economica. Roma, ha confermato, punta a vaccinare almeno l’80 per cento del paese entro settembre, per ritornare, se non alla normalità nella vita di tutti i giorni, perlomeno a una ripresa piena delle attività economiche.
“Questo è un obiettivo fondamentale per il governo, - ha spiegato - unitamente alle risposte che dobbiamo dare alla crisi economica, l’impegno è quello di vaccinare l’80 per cento degli italiani entro settembre. Un risultato che possiamo raggiungere solo moltiplicando i punti vaccinali e i vaccinatori, e quindi serve lo sforzo di tutti. Le vaccinazioni in azienda quest'estate, una volta esaurite le vaccinazioni degli over 80, dei pazienti fragili, dei disabili e dei caregiver, sono un obiettivo che il governo si è posto fin da subito. Poi bisognerà passare alle vaccinazioni per fasce d'età, e quindi anche negli ambienti di lavoro: l'accordo che è stato siglato con i medici di medicina generale, gli odontoiatri, i medici sportivi, i pediatri e gli specializzandi ci fa essere fiduciosi rispetto alla possibilità di mantenere i tempi che ci siamo dati per favorire l'uscita dalla pandemia, e quindi un ritorno alla normalità nel più breve tempo possibile”.
Il caso AstraZeneca, ha aggiunto, “è stato una doccia fredda, ma il paese sta reagendo, e il nostro compito è accelerare il più possibile il piano vaccinale”. Gelmini ha sottolineato come le misure di contenimento siano e restino indispensabili, ma “vogliamo rendere contestuali anche quelle a favore delle famiglie, e del tessuto produttivo”.
Nel colloquio avuto con la ministra, Fedriga ha affrontato anche il tema della revisione degli accordi finanziari fra lo stato e la regione, su cui ha avuto piena disponibilità al dialogo da Mariastella Gelmini. “Questo non è un governo politico, è un governo contro il COVID con due obiettivi principali: il piano vaccini e la ripresa, - ha ribadito -, ma la richiesta del Friuli Venezia Giulia è assolutamente legittima. Con le regioni a statuto speciale c’è bisogno di un confronto, anche sui temi che in passato si sono rivelati più ostici”.
Il tempo delle lunghe trattative però, ha detto alla ministra, è finito, le risorse disponibili devono essere impiegate rapidamente.
Proprio la prossima settimana ci sarà la conferenza stato regioni alla presentazione del Recovery plan, e sarà un’occasione anche per coinvolgere nel confronto il ministero dell’economia. Fra le richieste messe sul tavolo non ci sono solo questioni economiche, ma anche altri capitoli come la regionalizzazione della scuola, un altro terreno di confronto che, ha detto Gelmini, potrebbe partire dall’esperienza delle province autonome di Trento e Bolzano.
Alessandro Martegani