I lavoratori della Wartsila di Trieste hanno approvato quasi unanimemente l'accordo con MSC per la reindustrializzazione dello stabilimento di Bagnoli della Rosandra, che ha ottenuto il 99,18 per cento dei consensi; hanno votato 247 persone (il 94 per cento del totale) di cui 243 favorevoli, una scheda bianca e un voto contrario.
Come comunicato dalle sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm, l'accordo prevede il passaggio dei 261 lavoratori dichiarati in esubero da Wartsila a MSC, a partire dal prossimo agosto. Nella fase di transizione il contratto di solidarietà sarà prorogato al 31 luglio. A questi lavoratori, Wartsila corrisponderà un incentivo di 17.400 euro in aggiunta alle competenze previste dalla legge e dal contratto nazionale.
Intanto MSC garantirà l'anticipo della cassa integrazione straordinaria, con un’integrazione di 210 euro al mese per i prossimi 24 mesi; nel frattempo è stato fissato a 110 euro il superminimo collettivo che MSC garantirà ai lavoratori trasferiti e che andrà a coprire parte di quanto precedentemente garantito da Wartsila, in base a vecchi accordi risalenti ancora alla gestione Fincantieri.
Rimangono anche alcuni dei benefici esistenti dai tempi della Wartisla, come la mensa gratuita, la partecipazione al circolo aziendale Wartsila-Fincantieri, la maggior contribuzione a carico dell'azienda del fondo previdenziale Cometa e l'assistenza sanitaria integrativa.
La Wartsila si è impegnata, inoltre, a non operare alcun licenziamento almeno per tutta la durata del piano industriale, garantendo l'occupazione e la continuità delle attività industriali dei siti di Trieste, Genova e Napoli.
Davide Fifaco