Poche le auto che si incontrano sull'autostrada andando da Trieste a Monfalcone, percorsa principalmente da camion e furgoni che trasportano merci. Poco il traffico anche a Monfalcone; il decreto del Governo viene seguito dagli abitanti della cittadina. Molti i bar chiusi, di quelli ancora aperti alcuni chiuderanno nei prossimi giorni come ha spiegato una delle proprietarie di uno dei locali adiacenti alle strade del centro. Pochi clienti, tutti rigorosamente alla distanza consigliata uno dall'altro. Sempre la stessa proprietaria auspica che la chiusura serva a tornare alla normalità il prima possibile. La solitamente frequentata piazza davanti al Comune di Monfalcone (porte sbarrate, tutti gli uffici sono chiusi come disposto dal governo) risulta quasi vuota, sulle panchine la maggior parte delle persone è rappresentata da extracomunitari, probabilmente lavoratori della Fincantieri e da qualche anziano locale. Tra questi non è mancato anche uno che, guardando con disprezzo una coppia, probabilmente originaria del Bangladesh, borbottando ha inveito con offese decisamente fuori luogo. In giro per le vie principali non è raro incontrare persone con mascherine e guanti monouso. Davanti allo sportello di una banca alcune persone disposte ordinatamente in fila indiana ad un metro di distanza una dall'altra. Da Monfalcone la tappa successiva è l'Aeroporto di Ronchi dei Legionari, dove il parcheggio risulta in gran parte vuoto e si incontrano pochissime persone. Deserto il centro di Ronchi mentre paradossalmente, passando in automobile e buttando un occhio dalla strada il parcheggio del locale centro commerciale pare abbastanza pieno. Poco distante, a Villesse, vi è un altro importante centro commerciale. Chi vi lavora testimonia che vi sono pochi clienti, alcuni negozi valutano la possibilità di qualche chiusura infrasettimanale, altri invece lo hanno già fatto negli scorsi giorni. Per ora ancora nessun controllo lungo la strada da Trieste a Monfalcone da parte delle forze dell'ordine.

Davide Fifaco

Foto: Radio Capodistria/Davide Fifaco
Foto: Radio Capodistria/Davide Fifaco