Tra i punti all'ordine del giorno l'istituzione dell'amministrazione comunale congiunta dell'Istria che pur non ottenendo il voto unanime del consiglio comunale capodistriano, 19 i voti favorevoli e 5 contrari su 31 presenti, è passata in prima lettura. L'idea di costituire un'amministrazione unitaria tra i quattro comuni costieri è stata salutata dai consiglieri intervenuti durante il dibattito, tra cui il consigliere al seggio specifico Alberto Scheriani che ha definito il decreto "una prima prova per quella che potrà essere la regionalizzazione", affermazione la sua condivisa anche da altri colleghi in aula. Il documento necessita comunque di un'ulteriore aggiustamento è stato detto da più parti.
La nuova amministrazione intercomunale dovrebbe nascere il primo luglio di quest'anno, come sede a Capodistria, che porta il carico maggiore dell'intero progetto, e prevede l'impiego di una settantina di dipendenti per 7 settori specifici di interesse: vigilanza e ispettorato comunale, servizio di guardia municipale, protezione civile, protezione antincendio, revisione interna, tutela dell'ambiente e assetto del territorio e del mare. Il progetto è cofinanziato dallo stato, che coprirà il 55% delle spese, ovverò contribuirà con un importo di circa 1,4 milioni di euro, i comuni fondatori i restanti 1,150 mila euro.
Su base annua l'amministrazione congiunta, una prassi che sta prendendo piede anche a livello nazionale, porterà ad un risparmio annuo complessivo di 400 mila euro. Oltre ad approvare sovvenzioni comunali per l'aquisto di piccoli impianti di depurazione sul territorio comunale e per il ritiro e lo smaltimento gratuito dei rifiuti pericolosi come l'amianto, il comune ha inserito formalmente nel Registro del patrimonio culturale cittadino, quindi sottoposto a disposizioni di tutela, anche gli storici magazzini Libertas che dovrebbero diventare Centro per le industrie creative. (ld)