La risoluzione, adottata il 6 marzo 1991 dal Parlamento sloveno, sancisce l'impegno del Paese a condurre una politica economica e di sviluppo orientata anche al settore marittimo. Un documento che ha portato la Slovenia a sostenere la crescita del porto di Capodistria, favorendo il traffico di transito e terrestre, e a rispettare gli accordi internazionali in materia di navigazione. Inoltre, la risoluzione impegna lo Stato alla tutela della costa – territorialmente limitata – e alla conservazione del suo patrimonio naturale e culturale.
Oltre alla Giornata della Marina Slovena, il 20 maggio si celebra anche la Giornata Marittima Europea, istituita dalla Commissione Europea per sensibilizzare i cittadini sull'importanza del mare.
Alla cerimonia è intervenuto anche il direttore dell’Amministrazione Marittima, Jadran Klinec, che si è rivolto alla Ministra Bratušek sottolineando un nodo cruciale: la mancanza di un armatore nazionale, figura chiave per la crescita dei professionisti marittimi che ogni anno escono formati dall’Istituto Nautico di Portorose.
"L'assenza di un armatore nazionale rappresenta una lacuna nel nostro settore, soprattutto in ambito di salvaguardia marittima e controllo del traffico. Attualmente, ci affidiamo agli ufficiali, ma la carenza di personale si fa sentire. Mi auguro che riusciremo a compiere progressi in questo ambito e, a tal proposito, ho inviato un messaggio 'diplomatico' alla Ministra."

Foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter
Foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter

Salita poi sul palco, la Ministra Bratušek ha affrontato il tema dello sviluppo della marineria slovena, evidenziando il ruolo internazionale del Paese e le sfide future.
"La Slovenia è uno Stato marittimo e dobbiamo assicurarci che non resti senza marittimi, perché un Paese marittimo senza marittimi non può essere considerato tale. Questa è una grande sfida che ci attende e dobbiamo affrontarla anche in conformità con le richieste delle organizzazioni internazionali."
La Ministra ha ricordato che lo scorso anno è stato aggiornato il Codice della navigazione, con l’impegno di garantire la massima sicurezza nelle acque slovene, in modo sostenibile e rispettoso dell’ambiente. L'obiettivo dichiarato è quello di lasciare il mare alle future generazioni in condizioni migliori rispetto a oggi.
Il futuro della Splošna Plovba: un’ipotesi da valutare
Uno dei temi caldi riguarda la possibile rinascita dell’armatore Splošna Plovba, ma Bratušek ha sottolineato che si tratta di una questione da approfondire:
"Dobbiamo discutere su come lo Stato possa garantire la presenza di marittimi. Non basta semplicemente formare le persone, se poi non possiamo offrire loro opportunità concrete per esercitare la professione. Questo sarà un tema di confronto."
Riguardo all'ipotesi che lo Stato diventi proprietario dell’armatore, la Ministra ha mostrato cautela:
"Non so se sia la strada giusta, ma dovremo sederci al tavolo e valutare le opzioni disponibili. Per ora i marittimi ci sono, ma in futuro non possiamo permetterci di perderli."

Dionizij Botter

Foto: Radio Capodistria/Dionizij Botter
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