Il dipartimento di polizia di Capodistria, la mattina di giovedì 14 marzo, è stato avvertito della presenza di due sommozzatori nella “zona protetta” del porto, e una pronta risposta ha portato all’arresto di due uomini, un cittadino di origine albanese di 41 anni e uno brasiliano di 36 anni, entrambi trovati senza documenti d’identità ma con attrezzature da immersione. Da lì sono iniziate le prime operazioni di ispezione: tutte le navi presenti nel Porto di Capodistria sono state perlustrate, compresa la nave mercantile arrivata dal Brasile, e con l’aiuto dei sommozzatori è stata effettuata un’ispezione subacquea. Così sono stati scoperti diversi pacchetti contenenti complessivamente 206 chilogrammi di cocaina. Il vicecapo del settore Criminalpol al dipartimento di polizia di Capodistria, Dejan Grandič, ha cercato di fare chiarezza sulla vicenda, ma al momento le indagini sono ancora in corso e non ci sono informazioni su quale fosse la destinazione finale della sostanza stupefacente, l’unica cosa certa è che il personale di bordo non è coinvolto nella vicenda. Grandič ha inoltre dichiarato che il valore stimato della cocaina sequestrata nel mercato nero potrebbe oscillare tra i 9 e i 32 milioni di euro. Tale quantità, ha concluso, fa rischiare una condanna da 5 a 15 anni di prigione ai sospettati.
B.Ž.