Lunedì in Slovenia a fronte di poco più di 37 mila test tra molecolari e antigenici effettuati sono stati rilevati 1.619 nuovi positivi da coronavirus. 19 i pazienti deceduti per Covid, uno dei quali all’ospedale di Isola, dove cala il numero degli ospedalizzati, ora sono 13. A livello Nazionale sono 1.032 di cui 168 in terapia intensiva. Nei comuni costieri, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 48 casi a Capodistria, 15 a Isola, 14 a Pirano e 6 ad Ancarano. Le cifre sugli ultimi sviluppi della situazione epidemiologica nella regione Costiero-Carsica, intanto, fanno ben sperare, indicano che la regione è in zona rossa e non più nera.
A conferma che la situazione epidemica nella regione costiera, ossia nei comuni di Ancarano, Capodistria, Isola e Pirano, sia in netto miglioramento è anche il rapporto stilato dalle singole autorità municipali in concerto con i distretti locali della protezione civile e le autorità sanitarie.
Nonostante recentemente vi sia stato un aumento di contagi, il rapporto rileva, che la situazione sanitaria è migliorata. Alcuni focolai di infezione si sono verificati in determinate strutture, ossia, in due case di riposo nel Comune di Capodistria, precisamente all'Istituto di Monte San Marco e in quello di Olmo. Entrambi hanno isolato i propri assistiti, risultati positivi, nei reparti definiti zona rossa. Il 1 ° febbraio 2021, nel primo sono stati rilevati 90 positivi, tra questi 31 dipendenti, mentre nella casa di riposo a Olmo 90 dei 126 residenti avevano già superato la malattia o erano già stati vaccinati. La situazione in entrambe gli istituti ora è sotto controllo, e tutte le singole operazioni vengono svolte seguendo scrupolosamente i protocolli prestabiliti. Gli ospiti della casa dell'anziano di Monte San Marco, come pure tutti i dipendenti, sono stati testati lunedì, lo stesso avverrà per i residenti e il personale della casa di Olmo. Nella maggior parte dei casi, sia i residenti, sia i dipendenti sono asintomatici. Alla casa di riposo di Olmo a garantire assistenza sociale e assistenza sanitaria, sono giunti operatori del centro di Ptuj, mentre a quello di Monte San Marco, nell'ordine: 12 dipendenti di altri istituti, 6 infermiere della Croce Rossa slovena, una studentessa di infermieristica, una studentessa di medicina e uno stagista dell'ospedale ortopedico di Valdoltra.
I quattro comuni costieri inoltre proseguono l'opera di tutela delle persone più vulnerabili. Ciascuna attua, a seconda delle proprie specificità, i programmi di protezione sociale che del resto hanno rafforzato durante l'epidemia. Garantiscono la distribuzione e la consegna di cibo o medicinali, aiuto domiciliare, ausili per l'igiene personale, nonché il trasporto di anziani. Inoltre, i singoli comuni si impegnano per far sì che asili e scuole garantiscano assistenza a quei ragazzi i cui genitori sono impiegati in attività indispensabili, come pure a fornire loro pasti caldi.
Corrado Cimador