Diversi i disagi causati ieri dal maltempo, soprattutto sulla costa slovena. Al Porto di Capodistria un vigile del fuoco è stato colpito da un fulmine durante un'operazione di intervento dopo il primo nubifragio. L'uomo è stato rianimato da un collega e ricoverato poi all'ospedale di Isola. Non si hanno ancora notizie sul suo stato di salute.
Secondo l'Agenzia per l’ambiente, Arso, ieri a Capodistria sono caduti 184 millimetri di pioggia, una quantità nettamente maggiore rispetto alla media mensile negli ultimi anni per il mese di agosto. Sott'acqua diverse zone della città, il vento ha danneggiato una tribuna dello stadio Bonifica. Numerose automobili sono state bloccate sott'acqua nel parcheggio dietro il mercato cittadino e nel parcheggio di ghiaia nei pressi della banca. Il Comune ha quindi deciso di aprire i garage Belvedere e Sonce, con parcheggio gratuito fino a questa sera. Sui social sono state pubblicate diverse immagini di zone allagate e alberi o rami caduti sulle strade. Numerosi utenti ieri sono rimasti temporaneamente senza corrente elettrica.
La protezione civile ha segnalato disagi anche nella valle del Dragogna e a Sezza, allagate diverse strade e vie vicine al mare. A Padena il vento ha scoperchiato i tetti di almeno 8 case, danni anche a San Pietro.
Il maltempo però ha interessato anche altre zone del Paese: a Lubiana allagatati scantinati e strade, alcuni automobilisti sono rimasti bloccati nei sottopassaggi sommersi dall'acqua. Nell'Alta Carniola preoccupano soprattutto le frane, a Škofja Loka evacuati alcuni residenti in via preventiva. Così anche in Carinzia, alcuni abitanti di Spodnje Javorje, presso Črna na Koroškem, hanno lasciato le proprie case per prevenzione.
Secondo Srečko Šestan, comandante della protezione civile, ieri infine lo scenario più nero non si è verificato, non sono stati segnalati gravi danni e disagi. Šestan ha comunque garantito che la protezione civile è in stato di allerta.
E il maltempo in Slovenia non si placa. Anche per oggi sono previste piogge e locali temporali. Nelle regioni settentrionali e orientali previsto l'ingrossamento dei corsi d'acqua con possibilità di inondazioni, in particolare nelle zone dove, dopo le recenti alluvioni, non sono ancora stati risanati i letti e gli argini di fiumi e torrenti. In mattinata, a causa dell'alta marea, rischio di inondazioni anche in alcuni punti esposti della costa, la protezione civile chiede quindi ai cittadini di tenersi lontani dai corsi d'acqua e di mettere al sicuro i propri beni. L'Arso ha emanato un'allerta arancione per le ingenti piogge per la maggior parte del Paese, ad esclusione del nord-ovest, dove è in vigore l'allerta gialla. L'Istituto di geologia avverte di un aumento del rischio di frane. La situazione meteo migliorerà gradualmente domani.