Il consiglio comunale di Isola è tornato a riunirsi, ponendo una particolare attenzione al lavoro che si sta facendo per armonizzare il piano regolatore con le 33 richieste proposte dal “Movimento per Isola”, che vincendo il referendum del 2022 aveva di fatto congelato il piano di sviluppo territoriale del Comune. Per uscire da questo impasse l’attuale amministrazione ha deciso di promuovere il dialogo con i cittadini per giungere ad una proposta condivisa. Presentati sommariamente i risultati delle prime assemblee pubbliche e dei seminari, dai quali dovrebbero emergere le linee di sviluppo della futura pianificazione territoriale, che sembra particolarmente improntato al mantenimento dei terreni agricoli.
Romina Kralj dei social-democratici si è detta preoccupata del taglio che si sta dando a questa pianificazione, perchè, secondo lei, così si rischia di privilegiare un settore produttivo a scapito di altri e di ridurre ulteriormente l'offerta abitativa del Comune, obbligando i cittadini a cercare lavoro e casa fuori da Isola. Alcuni consiglieri hanno definito il progetto presentato caotico, con al suo interno interventi costosi per i quali non ci sarebbero i fondi e senza una chiara strategia di sviluppo del territorio. Durante il dibattito sono, inoltre, emerse visioni diverse su cosa dovrebbe diventare Isola in futuro, con alcuni dei consiglieri della maggioranza con un approccio più legato all’ambiente e agli investimenti legati al settore agricolo.
Particolarmente interessanti per quanto riguarda la Comunità Nazionale Italiana i dati emersi dalla relazione per l’anno 2023 presentata al consiglio da Ivan Koljesnikov, direttore dell'amministrazione intercomunale dell'Istria, l'ente che coordina il lavoro degli ispettori dei quattro comuni costieri. Da questa è emerso che, sebbene si sia registrata una crescita generale del numero di interventi degli ispettori in tutti i loro ambiti di competenza, sul fronte del bilinguismo nel 2023 solo nel Comune di Isola vi è stato un aumento delle ispezioni rispetto all'anno precedente. Qui, infatti, si è passati da 12 a 31 ; mentre a Capodistria gli interventi sono scesi da 39 a 33 e a Pirano sono diminuiti addirittura da 67 a 4. Ad Ancarano, invece, in ambo gli anni gli ispettori non sono mai stati chiamati ad intervenire. Koljesnikov ha detto che nell'anno appena conclusosi ci sono stati effettivamente più controlli a Isola e anche più contravvenzioni, e questo secondo lui sarebbe frutto della buona collaborazione con la locale CAN. In generale ha comunque rilevato, che rispetto al 2021, anno di nascita del suo ente, la situazione starebbe secondo lui migliorando, poiché si è passati dal 77% di infrazioni effettive al 50% dell'ultimo anno.
Barbara Costamagna