"All'Istria auguro di rimanere sempre così incantevole, aperta, ben disposta" ha detto il premier croato Andrej Plenković, intervenuto alla seduta solenne di Pisino, dove ha ricordato come la ricchezza regionale della penisola deriva anche dal suo carattere multiculturale e plurilingue e dove, dimostrando ancora una volta la sua ottima padronanza della lingua italiana, ha voluto riservare un saluto particolare alla componente italiana, guadagnandosi un caloroso applauso del pubblico. "I gruppi etnici sono un patrimonio importante per la Croazia", ha detto il capo del governo che non ha mancato di ricordare poi alcuni importanti traguardi raggiunti grazie alla collaborazione tra l'Istria e Zagabria quali la seconda galleria del Monte Maggiore, il raddoppio della Ipsilon istriana nei tratti mancanti, la costruzione dell'Ospedale di Pola. Nominato pure l'accordo bilaterale con la Slovenia che apre le porte dell'Ospedale di Isola ai casi urgenti dell'alta Istria.
"Siamo testimoni dei progressi compiuti in questi 30 anni, siamo diventati un marchio eccellente, una destinazione ambita per vivere e lavorare, una Mecca del turismo", ha affermato invece il governatore Boris Miletić che però ha ricordato pure alcuni problemi e sfide future. Tra questi va trovata una soluzione alla cementificazione e all'edificazione incontrollata, ai prezzi delle case saliti alle stelle ma anche ai cambiamenti climatici. "Transizione verde e passaggio a fonti energetiche rinnovabili sono il nostro imperativo", ha dichiarato Miletić che ha parlato pure dell'impegno nei confronti dei giovani, del lavoro e dell'affermazione di sani principi e valori a contributo di una crescita individuale e collettiva della società istriana. "Se ci piace dire che l'Istria è un paradiso allora dobbiamo impegnarci per farla rimanere tale", ha detto il presidente della regione.
Lionella Pausin Acquavita