Il libro "Pisino, una città un millennio 983-1983" si potrebbe definire una miniera di notizie sulla località nel periodo soprattutto a cavallo tra il 19.esimo e il 20.esimo secolo. All'epoca operavano tante associazioni culturali e l'autrice Nerina Feresini si sofferma su quelle italiane, come sottolineato dallo storico Gaetano Benčić che ha presentato il volume. "Nerina Feresini ci racconta la storia di come si è formato l'attaccamento di Pisino all'Italia e all'italianità attraverso i personaggi che hanno avuto un ruolo importante per la storia dell'Istria e della città stessa e lo fa con tono molto leggero e tutt'ora dopo 38 anni resta una lettura piacevole però basata sui documenti."
Alla presentazione è intervenuto il giornalista Massimo Gobessi di Trieste che ha avuto occasione di conoscere Nerina Feresini esule da Pisino nel secondo dopoguerra, quando da giovane frequentava l'Unione degli Istriani a Trieste. Il suo ricordo dell'autrice. "La professoressa Feresini era una donna volitiva, era un'insegnante di lettere che non ha mai guardato in faccia quella che era la nazionalità. Ha cercato sempre di far condividere la storia con tutti. E questa è stata la sua testimonianza e anche, come dire, la mia raccolta del testimone per la professione che svolgo."
Il libro è stato tradotto in croato da Sanja Depikolozvane e Nensi Rabar Batovac. Come sottolineato alla presentazione, è valsa la pena tradurlo per renderlo accessibile a un numero quanto maggiore di lettori. Nerina Feresini, pubblicista e professoressa di lettere è scomparsa a Trieste nel 2007. Ieri sera alla presentazione, cui ha assistito la sindaca di Pisino Suzana Jašić, è stato osservato un minuto di raccoglimento per Gracijela Paulović, recentemente scomparsa, per i suoi meriti nel rilancio dell'italianità a Pisino e per aver fortemente voluto la pubblicazione del libro cui ha contribuito la Famiglia Pisinota.
Valmer Cusma