L'ultima seduta dell'anno del Consiglio municipale di Rovigno è trascorsa con toni tutt'altro che amichevoli. A guastare quello che, considerato il periodo dell'anno, avrebbe dovuto essere un clima di distensione e di auguri di buone feste, ci ha pensato il consigliere dell'Accadizeta Sergio Rabar. Dopo una serie di attacchi e provocazioni a 360 gradi, è tornato a colpire la Comunità nazionale italiana che evidentemente per lui è una spina nell'occhio. Dopo un'animato scambio verbale con il presidente del consiglio Valerio Drandić, ha evidentemente perso le staffe esclamando testualmente ''La Croazia ha di che essere orgogliosa e certamente non di voi che promuovete l'Italia e l'italianismo''. Poi è uscito dall'aula consigliare, lasciando l'amaro in bocca a tutti. Sergio Rabar non è nuovo ad attacchi di impronta nazionalista. Agli inizi dell'anno in corso, durante il dibattito sulla proposta del nuovo statuto cittadino aveva ritenuto eccessivi i 40 articoli che si riferiscono alla tutela dell Comunità nazionale italiana su 117 complessivi. ''E' come se questo Statuto non fosse stato scritto in Croazia'' aveva detto infastidito, esprimendo poi disappunto per l'insegnamento della lingua italiana nelle scuole croate quale lingua dell'ambiente sociale e per l'esposizione del tricolore italiano accanto alle bandiere della Croazia, dell'Istria e dell'Unione europea.