Ora la platea è completamente ricoperta da giganteschi teli di nylon, le logge sono denudate dai loro sedili in legno, e la galleria risulta imballata a fini protettivi. Si può dire che sia in atto una vera e propria rivoluzione di carattere conservativo, in altri termini l'intervento di portata maggiore dal 1989 a questa parte, l'anno della riapertura del teatro dopo decenni di chiusura. Ora, dunque, a distanza di oltre tre decenni si rende necessario intervenire per eliminare i segni lasciati dal tempo come, ad esempio, il crollo di intonaci e gli inevitabili effetti dell'usura. Quali i lavori da effettuare? La ricostruzione del primo ordine di palchi e delle gallerie superiori inclusa la sostituzione dei parapetti in legno e delle poltroncine, il rifacimento completo degli ambienti con imbottiture nuove per pareti e pavimenti, il rinnovo della segnaletica luminosa di uscita e degli impianti dell'illuminazione. Il costo dei lavori è di 260.683 euro. Le maestranze saranno impegnate nelle operazioni almeno fino alla fine dell'anno in corso per cui gli spettacoli in cartellone, a dire il vero non troppo numerosi, verranno allestiti nel ridotto teatrale. La sala principale del teatro porta il nome di Pietro Ciscutti dal 5 maggio 2022 onde omaggiare il benefattore, imprenditore e filantropo che aveva fatto costruire il teatro nel 1879. Esso ha portato il suo nome fino al 1947, quando venne rimosso dal regime jugoslavo nell'opera di cancellazione o ridimensionamento della componente italiana di Pola.
Valmer Cusma