I sondaggi pre elettorali rivelano che il Movimento 5 Stelle tiene quota al 28% nonostante il caso rimborsi. Il Partito Democratico registra invece ancora il calo di un punto, mentre la coalizione di centrodestra si attesta attorno al 35%. Quasi un elettore italiano su due, a due settimane dal voto, non ha ancora deciso a chi esprimere la preferenza. Gli indecisi sono circa il 45%, qualche punto in meno rispetto ad un mese fa, ma comunque ancora troppi per poter formulare delle ipotesi concrete, soprattutto con il nuovo sistema elettorale, il Rosatellum, che porta in dote una combinazione di sistemi di voto diversificata. Le proiezioni danno il centrodestra a 283 seggi, 152 per il M5S e 158 seggi al centrosinistra. Insomma impossibile formare un governo senza delle larghe intese.
Intanto spuntano fuori altri due massoni tra i candidati M5S: si tratta di Piero Landi a Lucca e Bruno Azzerboni in Calabria. Insieme a Catello Vitiello il Movimento li ha messi alla porta, annunciando una richiesta di danni. Sarà chiesto loro di rinunciare al seggio e saranno inibiti dall'uso del simbolo. Di Maio ha inoltre comunicato che sarebbero otto i parlamentari "morosi", con un buco di circa 800mila euro, ma secondo la nota trasmissione televisiva "Le Iene", che sta svolgendo un'inchiesta sul Movimento, i parlamentari coinvolti nella mancata restituzione di parte del loro stipendio sarebbero 14.
Di Maio sul suo blog ha quindi proposto a tutti i partiti di firmare un atto in cui si impegnano a votare la proposta di legge che dimezza lo stipendio dei parlamentari e introduce la rendicontazione puntuale dei rimborsi.
Tra i dirigenti del Pd viene invece malcelato il nervosismo per la "fuga in avanti" di Marco Minniti, che ha dichiarato che farebbe parte di un governo di unità nazionale, purché ci fosse il Pd. Parole che agitano lo spettro della larga coalizione, proprio mentre il Partito Democratico è impegnato a contrastare l'ascesa del centrodestra con un rilancio dei valori antifascisti ed una campagna in contrapposizione a Matteo Salvini ed agli estremismi di destra.