A dare la notizia della morte di Sandra Milo sono stati i suoi figli con un messaggio sui profili social della madre. "Ci ha lasciato serenamente, addormentandosi nel suo letto, nel modo in cui ci aveva espressamente richiesto., circondata dal nostro amore e da quello dei suoi amati cani Jim e Lady. Vi chiediamo di rispettare il nostro immenso dolore e di pregare per la sua anima, rivolgendole un pensiero di luce" le parole dei famigliari dell'attrice.
Nata a Tunisi nel 1933 da padre siciliano e madre toscana, debutta al cinema accanto ad Alberto Sordi nel film, "Lo scapolo" del 1955. Il primo ruolo importante arriva nel 1959 con "Il generale Della Rovere", per la regia di Roberto Rossellini, in cui interpreta una prostituta al fianco di Vittorio De Sica. Un ruolo analogo è quello ricoperto in "Adua e le compagne" del 1960 di Antonio Pietrangeli. Nel 1961 è protagonista con Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni nel film "Fantasmi a Roma", diretto ancora da Pietrangeli. Nel 1962 torna al cinema con "Il giorno più corto" di Sergio Corbucci, dove recita al fianco, tra gli altri, di Totò, Eduardo e Peppino De Filippo, Jean-Paul Belmondo, Ugo Tognazzi ed Aldo Fabrizi.
Ma cruciale è l'incontro con Federico Fellini: Sandra Milo diventa la protagonista di due capolavori come "8½" del 1963 e "Giulietta degli spiriti" del 1965.
Oltre ad essere una grande attrice, negli anni '80 diventa anche un volto televisivo, prima con la trasmissione "Piccoli fans", poi con la pomeridiana "L'amore è una cosa meravigliosa" che la fece entrare nella storia per un terribile scherzo ai suoi danni, poiché una telefonata anonima in diretta l'avvisò di un falso incidente accorso al figlio che la fece piangere in diretta ed urlare "Chi, Ciro?" che divenne per anni un tormentone.
Travolgenti le sue passioni ed i suoi amori; a quindici anni le prime nozze con il marchese Cesare Rodighiero (matrimonio durato 21 giorni), fino alla relazione di undici anni con Moris Ergas (da cui nacque Deborah) per arrivare, infine, all'unione con Ottavio De Lollis (da cui ha avuto Ciro e Azzurra). Note però anche le sue frequentazioni con Bettino Craxi e quella con lo stesso Fellini, di cui fu l'amante per diciassette anni come lei stessa confessò nel 2009 in un'intervista.
Davide Fifaco