In Italia si attendono i pareri del Comitato tecnico scientifico e quindi il confronto con le regioni prima che l'esecutivo vari il nuovo decreto con il calendario e le regole per le riaperture.
Per ora sembra confermato quanto anticipato negli scorsi giorni dal premier Mario Draghi che comunque si trova a dover mediare tra le richieste del centrodestra di posticipare il coprifuoco e aprire in zona gialla anche i bar ed i ristoranti al chiuso ed i timori di buona parte delle Regioni che chiedono di rivedere la scelta di riportare in classe tutti gli studenti dal 26 aprile senza aver prima rivisto i trasporti pubblici.
La Lega sembra comunque decisa a presentare la proposta di rinviare il coprifuoco alle 23 già dal 26 aprile al prossimo Consiglio dei ministri.
I tecnici del Comitato tecnico scientifico come prima cosa dovranno esprimere un parere sul pass che servirà per spostarsi tra le regioni di colore diverso, ma anche per poter accedere ad alcuni eventi, come gli spettacoli dal vivo oppure alle sale cinematografiche. Sicuramente il pass non sarà pronto per il 26 aprile, quindi da quella data ci si sposterà verso le regioni rosse ed arancioni con l'autocertificazione ed uno tra questi documenti: il certificato vaccinale, quello di avvenuta guarigione o l'esito negativo del tampone effettuato nelle 48 ore precedenti.
Sul tavolo degli esperti del Cts ci saranno anche le linee guida delle Regioni per le riaperture, con alcuni punti che ancora suscitano preoccupazione ed una certa perplessità, come la possibilità di riaprire bar e ristoranti anche in zona arancione e rossa e l'utilizzo degli spogliatoi in piscine e palestre.
Il problema più complesso rimane comunque quello legato al trasporto pubblico e le trattative con le Prefetture sono sempre aperte. La difficoltà sta nel fatto che le scuole saranno aperte al 100% e la copertura dei treni, ad esempio, è del 50%. Un problema che il governo ha ben evidente visto che le Regioni da giorni lo stanno sottolineando. Tra le soluzioni finora prese in considerazione quella di frammentare l'ingresso degli studenti nei vari istituti scolastici.
Davide Fifaco