"Avevamo quasi 30mila persone in ospedale, oggi in tutta Italia ne abbiamo 1.700; avevamo 3.800 persone in terapia intensiva, oggi ne abbiamo poco meno di 300. Questo significa un crollo di più del 90%, significa che c'è un quadro molto migliore rispetto a quello delle passate settimane ma, lo ribadisco, non significa che la partita è vinta. Abbiamo bisogno ancora di cautela, di prudenza e di gradualità". Queste le parole del ministro Speranza nel giorno in cui tutta Italia diventa zona bianca.
Speranza ha ribadito che l'obiettivo concreto del Governo è di vaccinare tutti gli italiani che lo vogliono con la prima dose entro la fine dell'estate e proprio in queste ore si dovrebbero raggiungere i 50 milioni di dosi inoculate.
Sulle mascherine, il ministro ha ricordato che sono e restano un elemento essenziale per combattere il Covid, nonostante i passi in avanti che hanno consentito di toglierne l'obbligatorietà all'aperto.
Dati importanti anche sul "Green pass": secondo i dati registrati fino a poche ore fa sono quasi 14 milioni gli italiani che hanno già scaricato la certificazione, segnale della grande attenzione che c'è verso questo meccanismo.
Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, avvisa però che, verosimilmente, la variante Delta costringerà a rimodulare il green pass, rilasciandolo dopo la seconda dose. Si attende comunque di venire a conoscenza dei nuovi dati tra una o due settimane prima di prendere qualsiasi decisione. "La scelta di rilasciare il documento dopo la prima dose non è stato un errore, allora i dati ci dicevano questo" ha aggiunto il sottosegretario.
Intanto l'assessore al Welfare e vicepresidente della Lombardia, Letizia Moratti, ha spiegato che nella sua regione si sequenzia il 100% dei tamponi positivi ed in giugno la variante inglese ha costituito il 60% dei tamponi, quella indiana il 6% e quella brasiliana il 2%.
Infine, il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, attacca frontalmente il Commissario al Covid, il generale Figliuolo, accusandolo di aver dato 10 comunicazioni diverse sul vaccino AstraZeneca ed ha chiesto le dimissioni dello stesso commissario e del ministro della Salute.
Davide Fifaco