Mentre ieri a Bruxelles i ministri dell'istruzione dei paesi dell'Unione europea si confrontavano sugli scenari possibili per la ripresa della scuola il prossimo autunno, in Italia la Presse ha pubblicato la bozza del Piano scuola 2020-2021 nella quale si delinea le modalità con le quali dovrebbe riprendere il prossimo anno scolasticonel paese.
A farsi strada, tra le varie proposte, un progetto educativo che integri la presenza in loco alla frequenza a casa, alternando classi e studenti durante la settimana in modo da poter rispettare il distanziamento sociale. Vista la necessità di diminuire il numero di studenti per classe si propone anche l'istituzione di turni anche pomeridiani e la frequenza estesa anche alla giornata di sabato, festiva allo stato attuale per molti istituti.
La merenda sarà consumata in classe, mentre all'esterno delle aule gli spazi saranno organizzati in modo tale da mantenere costantemente i vari gruppi separati.
L'uso delle mascherine non è previsto per i bambini al di sotto dei sei anni, mentre per i più adulti è consigliato l'utilizzo di visierine. Per i più piccoli si cercherà di lavorare per mantenere il livello di empatia sempre alto, nonostante la necessità di garantire la sicurezza sanitaria anche in questo settore con gruppi stabili ed attività all'esterno.
Ogni istituto potrà avvalersi di forme di flessibilità nella gestione del tempo e degli spazi in base allo strumento dell'Autonomia che già vige nel mondo dell'istruzione italiano.
Barbara Costamagna