Allarme povertà tra i giovanissimi: in Italia tra i ragazzi di 15 e 16 anni quasi uno su 10 (9,4%) vive in condizioni di povertà e tra questi il 67,4% teme che il futuro lavorativo non gli consentirà di uscirne.
Quasi un ragazzo su dieci, pari a più di centomila giovani, vive in condizioni di grave deprivazione materiale. Il 17,9 per cento afferma che i genitori hanno difficoltà nel sostenere le spese per cibo, vestiti e bollette e l'11,6 ammette di non poter comprare un paio di scarpe nuove anche se ne ha bisogno.
Quasi uno su quattro inizia l'anno scolastico senza tutti i libri e il materiale necessario, il 24 per cento ha difficoltà a partecipare alle gite scolastiche per motivi economici. Il 37,7 per cento vede i genitori spesso o sempre preoccupati per le spese e il 9 racconta che chiedono aiuto ad amici e familiari o prestiti. Il 43,7 per cento dei 15-16enni intervistati aiuta la famiglia ad affrontare le spese, cercando di risparmiare e di non chiedere soldi per spese non indispensabili; tra questi, il 18,6 per cento svolge qualche attività lavorativa, uno su due ha meno di 16 anni.
Dalla ricerca, sottolinea Save The Children, si rileva "un drammatico divario nelle aspettative per il futuro tra i ragazzi in condizioni di povertà rispetto ai loro coetanei più abbienti" e per questo è "indispensabile un piano strategico di lungo periodo e investimenti certi per contrastare la povertà minorile e restituire fiducia e aspirazioni ai giovani".
Inoltre, secondo una ricerca condotta dalla Caritas tra i nuclei familiari con bambini tra 0 e 3 anni in condizione di povertà assistiti dalla rete Caritas, il 58,5% ha difficoltà ad acquistare pannolini, il 52,3% vestiti per i bambini, il 40,8% il latte in polvere.
Davide Fifaco