Foto: EPA
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Dal Quirinale non arriveranno prese di posizione sulla questione Starlink. "La materia rientra nell'ambito delle attività del governo e vi rientra ancor di più l'interlocuzione con operatori del settore. Sulla questione sicurezza delle trasmissioni - è il ragionamento - è ovvio che vi sia la doverosa attenzione del Presidente della Repubblica in quanto comandante delle forze armate e presidente del Consiglio supremo di difesa. Però non risulta che allo stato vi siano processi decisionali in corso", questa la posizione ufficiale del Colle.

Tra chi sostiene Musk in Italia, come noto, c'è il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che spinge per un accordo fra Starlink e le istituzioni italiane, tanto da perorare un incontro tra l'imprenditore ed il Capo dello Stato. Salvini ha dichiarato che questa eventualità "sarebbe stimolante", ma dal Quirinale non arrivano segnali in questo senso.

La responsabilità delle decisioni ricade quindi sul Governo; la premier Giorgia Meloni si trova nel complesso ruolo del mediatore tra le posizioni contrastanti di Salvini, che pensa "l'Italia dovrebbe firmare domani mattina" l'accordo con Starlink e l'altro vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che punta invece ad una soluzione europea, obbligando Fratelli d'Italia ad una posizione di attesa.

Al Presidente della Repubblica rimane quindi il compito di monitorare la situazione. Sergio Mattarella, appunto in qualità di comandante delle forze armate, mantiene il ruolo di "alto coordinamento tra governo e Parlamento per assicurare l'unità dell'indirizzo costituzionale". Potrebbe esprimere degli orientamenti ma non ha il potere di prendere delle decisioni operative.

Davide Fifaco