La contraccezione orale sarà gratuita per tutte le donne. Il comitato prezzi e rimborsi dell'Agenzia italiana del farmaco, AIFA, ha approvato ieri la decisione di far rientrare nei costi del servizio sanitario nazionale la pillola anticoncezionale per le donne di tutte le fasce d'età, con un costo totale per le casse dello Stato stimato in circa 140 milioni di euro l'anno. Lo anticipa Quotidiano Sanità che intervista la presidente del comitato prezzi e rimborsi dell'Aifa Giovanna Scroccaro, intervista ripresa da vari media. "Un tema da tempo all'attenzione dell'agenzia" - ha detto Scroccaro - "che ha richiesto tempi tecnici per arrivare a una valutazione completa e al via libera dell'autorità". "Per rendere la contraccezione gratuita in Italia sono stati valutati, /all'interno di 3 categorie di farmaci contraccettivi, individuate e divise per "generazione",/ i prodotti meno cari, che sono stati resi gratuiti. E' stata in particolare la Commissione tecnico-scientifica a suddividere la grande platea di contraccettivi disponibili a oggi, raccomandando di rendere disponibili gratuitamente un certo numero di prodotti per ogni diversa generazione di medicinali, garantendone una certa sovrapponibilità", afferma ancora l'esperta. Il Comitato prezzi e rimborsi dell'Agenzia del farmaco, inoltre, ha dato l'ok alla rimborsabilità della cosiddetta Prep, la Profilassi pre-Esposizione, tesa a prevenire l'Hiv. Il medicinale viene dunque inserito in fascia A e diventa rimborsabile dal Sistema Sanitario Nazionale. Approvata nel 2016 dall'Agenzia europea del farmaco, la Prep consiste essenzialmente nell'assunzione di compresse, prima e dopo l'esposizione al rischio di contrarre il virus. Non è raccomandata a tutti ma consigliata a coloro che hanno una relazione sessuale con un partner che ha l'Hiv, a chi ha incontri sessuali occasionali non protetti o a chi condivide siringhe per iniettare droghe.
Delio Dessardo